Eurolega 2021/22, le squadre: Contenders

Eurolega al via! Andiamo a vedere quali saranno le squadre a contendersi il pass per Berlino e la vittoria finale. La lotta per le prime posizioni diventa sempre più serrata.

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Eurolega al via! Andiamo a vedere quali saranno le squadre a contendersi il pass per Berlino e la vittoria finale. La lotta per le prime posizioni diventa sempre più serrata.

Anadolu Efes Istanbul
Coach Ergin Ataman la voleva dalla finale persa contro il Cska a Vitoria (2019) ed alla fine la prima Eurolega è arrivata. La retorica sull’Efes vincitore alimentata dalla pandemia non ha più motivo ulteriore di esistere e la vittoria ha tolto la “scimmia dalla spalla” per allenatore e giocatori, che potrebbero perdere anche la tensione competitiva, ma vista l’impostazione di squadra, non la fame di vincere. Intanto come nessuno avrebbe pronosticato sono stati confermati tutti i big eccetto uno.
Così al posto di Sertac Sanli è arrivato il giovane promettente Filip Petrusev dal Bemax di Belgrado, fucina di talenti per Eurolega e NBA, come lo sono Micic stesso e Jokic. La doppietta è vanto rarissimo in Eurolega, per cui non sarà semplice. Vero che molto dipenderà dai 4 moschettieri Larkin, Beaubois, Simon e Micic in primis, ma altrettanto passerà dallo stato di forma di Moerman, Pleiss e Dunston, che nella scorsa stagione hanno mostrato più di qualche difficoltà a rientrare in gioco.
Obiettivo: massima aspirazione ripetersi, minima quella di arrivare alle Final Four.

Barcelona Lassa
Sempre rimanendo in tema allenatore, il fardello che coach Jasikevicius si porta da tempo come erede del maestro Obradovic, si presenta a bussare dal lituano nei momenti peggiori. Nonostante ciò, ha riportato il Barça in finale dopo tempo al primo anno utile. La squadra è stata puntellata e forse migliorata, pur con partenze importanti. Bolmaro in NBA, Gasol ritirato, Hanga ai rivali del Real, Claver a Valencia e Westermann al Monaco. Di questi solo Pau Gasol aveva un occhio di riguardo da parte del coach lituano. In entrata 4 profili interessanti e più congeniali al gioco Barça: Sanli dall’Efes, tra le sorprese e i migliori centri del torneo, Laprovittola dal Real, per rinforzare il reparto guardie, Hayes e Jokubaitis, già allenati da Jasi allo Zalgiris. Oltre questi, 3 talentini aggiunti alla prima squadra, su tutti Badji dominante all’ultima Next Gen. Le premesse per fare bene ci sono tutte, ma il crociato saltato di Abrines tolgono una risorsa preziosa ai blaugrana, specie per un giocatore che aveva appena ritrovato la forma migliore.  
Obiettivo: Finale, ma questa volta nello step più in alto del podio.

CSKA Mosca
Forse la squadra che si è migliorata di più, sotto tanti punti di vista. Intanto Mike James ha lasciato Mosca direzione Monaco e se è vero che uno dei principali scorer a roster se ne va, il discorso vale altrettanto, pensando a quanti problemi fuori e dentro lo spogliatoio vengono meno. L’obiettivo Pangos non è stato centrato, vista la chiamata oltreoceano, mentre Lundberg, che voleva tentare il salto in NBA, ha rinnovato con un 2+1.
Partenze indolori quelle di Strelnieks ed Eric, specie per il secondo chiamato in emergenza playoff sotto canestro. Hilliard finisce invece al Bayern di Trinchieri, ma la stessa conferma di Lundberg colma già il buco di tiratore. Molte delle fortune del roster di Itoudis partirà dalla condizione dei suoi lunghi. Milutinov finalmente partirà dall’inizio e dietro di sé avrà Ivlev, dal Parma Perm, ma sarà importante trovare il miglior Toko Shengelia sin dall’inizio. Pochi cambi e oculati in squadra, perché in entrata sono arrivati Grigonis, più volte cercato le scorse estati e Alexey Shved, il principino di rientro, noto come individualista, ma che ben conosce l’ambiente dell’Armata Rossa. Contando Hackett uno dei reparti esterni più forti e completi del torneo.
Obiettivo: banalmente arrivare più sani che rotti alla post-season. Verificata questa premessa, il Cska può e deve puntare al massimo sin da subito e anche a Berlino, contando sull’abbonamento alle Final Four pluritimbrato da Itoudis. 

Real Madrid
Doveva essere l’ennesima rivoluzione chiamata con esonero di Laso. Per l’ennesima volta non sarà così e vista la squadra che è stata costruita sarà un bene. Bisticci a distanza con i rivali del Barça firmando Heurtel e Hanga, con risposta catalana che sulla Rambla porta Laprovittola. Garuba (come Bolmaro) lascia l’Eurolega per l’NBA, ma l’aver chiamato a maggio (quindi fuori lista Eurolega) Vincent Poirier, a fare il percorso opposto, ha già colmato quel vuoto sotto canestro, così come la crescita di Tristan Vukcevic, 14esimo giovane ad esordire sotto la gestione Laso.
Visto il lungo infortunio di Randolph e qualche acciacco di troppo per Thompkins, vestirà merengue anche Guerschon Yabusele, atteso da una conferma dopo la buona stagione all’Asvel. In attesa di capire come si risolverà la questione Jaycee Carroll, Williams-Goss può fare bene e se Llull terrà il ritmo della Supecoppa vinta contro il Barça, per le altre saranno dolori. 
Obiettivo: tornare subito tra le prime 4 e aspirare anche a qualcosa di più. Legittimo farlo, con tutti i se e i ma del caso, sperando di non perdere giocatori per strada (e.g. Campazzo-Deck).

Zenit San Pietroburgo
La squadra di Xavi Pascual è ancora pronta a stupire. Campagna acquisti importante nell’ottica di crescere ulteriormente come solida realtà cestistica europea, contando la “preferenziale” Eurolega nel trattenere lo sponsor Gazprom. Quindi la pronta risposta all’uscita dell’MVP di squadra Pangos, con l’ingresso di Frankamp, profilo interessante per quanto alla prima esperienza nel torneo. Il potenziale crack per fare il salto di qualità, Shabazz Napier, si è però già infortunato (da vedere la prognosi) alla caviglia. Visti i problemi di Gudaitis, out per tutti i playoff, a dargli man forte ci sarà Jordan Mickey, uno dei salvabili nel Titanic Khimki.
Oltre a coach Pascual, anche le conferme sono state importanti, come quelle di Ponitka e Poythress, ma finché Napier dovrà recuperare, la punta del diamante grezzo di San Pietroburgo sarà Jordan Loyd.  
Obiettivo: visti i problemi, presenti e passati, di Ponitka, Gudaitis e Napier, il lavoro dello staff medico farà da bilancia a una stagione che può portare a Berlino, così come a un tranquillo playoff.

Olimpia Milano 
Arrivata la Final Four, un altro cambio sostanziale del roster. In uscita alcuni giocatori di “contorno” al quintetto, ma anche 2 dei migliori della stagione 20/21, Punter e Leday, entrambi finiti al Partizan. In arrivo tre scommesse in ottica Eurolega, dato che Hall, Daniels e Grant sono tutti nuovi alla competizione top in Europa. Due acquisti che invece conoscono bene l’Eurolega sono Dinos Mitoglou dal Panathinaikos e Nik Melli, definito da giocatori e GM delle squadre come “Miglior Trasferimento Estivo” (MVT) che oltre Rodriguez e Shields, sarà il condottiero Olimpia. Unica pecca non essersi liberati di Tarczewski, non permettendo quindi di trovare un centro tale da “panchinare” Hines e di fermare i big men avversari. 
Obiettivo: di diritto tra le contendenti per i risultati della scorsa stagione, che aveva portato a un tiro da una sorprendente finale. Con la competizione “verso l’alto” che aumenta, l’obiettivo rimane quello dei playoff, per confermare il ruolo di “big” europea, ma con la mente sgombra dall’ossessione da prime 8, dopo il viaggio scorso a Colonia.

Fenerbahçe Istanbul
Unica tra le contenders a cambiare anche l’allenatore dopo l’uscita di Kokoskov in NBA (Dallas). Quindi dall’importante abbandono di Obradovic, la pesante eredità la coglierà Djordjevic, scudettato con la Virtus e che da Zele è stato allenato, arrivato in corsa e a mercato quasi chiuso. Visto gli arrivi difficile pensare sarà contrariato, perché i giocatori più importanti a roster sono stati confermati, con un signor quintetto formato da De Colo-Guduric-Barthel-Pierre-Vesely. A loro si sono aggiunti le due punte del Baskonia, quali sono Henry e Polonara. Altri due arrivi interessanti sono il centro Devin Booker, backup più valido di Hamilton e O’Quinn per Vesely e la guardia canadese Marial Shayok (ex Phila) al Fener dopo un’ottima stagione al Bursarspor. A Djordjevic il compito di non disperdere tutto questo mix di talento, per attestare i gialloblù su buoni livelli. 
Obiettivo: tra infortuni e Covid, i playoff contro il Cska sono stati una passeggiata per i russi. L’obiettivo è quindi quello di arrivare tra le prime 8 in una posizione più “comoda” e con più anticipo, per poi vedere fin dove si può arrivare.


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