LBA 2019/20: Recap 18ᵃ Giornata

Nella prima giornata del girone di ritorno Pesaro sorride per la prima volta in campionato, Bologna annichilisce l’altra Virtus e Venezia trionfa su Trieste, ma non senza... lottare.

Scritto da Marco Tartini  | 

18^ GIORNATA LBA 2019/20

Reggio Emilia – Brescia 81-87

Anche Brescia sbanca il PalaBigi e si conferma come la squadra più in forma del momento. Dopo un primo periodo equilibrato, Sacchetti e compagni spezzano la partita con un break di 16-2, terminando il secondo quarto con un vantaggio in doppia cifra (37-48). Nella ripresa la Grissin Bon entra in campo con un’altra faccia, ma dopo aver colmato gran parte del gap si vede costretta ad arrendersi ad uno scatenato Abass, che ne realizza 8 in fila e dona una boccata d’ossigeno alla Leonessa. Nonostante fosse sotto anche di 17 lunghezze (60-77), Reggio Emilia non si dà per vinta, e trovando in Johnson-Odom e Vojvoda i suoi leader torna a mettere paura agli avversari. Nel finale è proprio l’olandese, però, a mancare la tripla del potenziale -1, errore che chiude di fatto i conti.
MVP: Andrea Zerini (BRE)
Lontano dai riflettori Zerini fa il suo, e mette a referto 12 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate in soli 19’ di utilizzo.

Fortitudo Bologna – Pesaro 77-80

Dopo sedici sconfitte consecutive Pesaro trova un improbabile successo, espugnando un campo difficile come quello del PalaDozza.
Sims e Totè danno subito vita ad un bel duello sotto le plance, con quest’ultimo che, aiutato da Pusica, permette alla Carpegna di chiudere la prima frazione in testa. Subendo 5 punti da Williams e 6 da Mussini, Bologna scivola addirittura sul -12 (27-39), pagando a caro prezzo l’inefficienza offensiva. Uno stoico Leunen, però, si reinventa come scorer, limita i danni e mantiene la Fortitudo a contatto (34-41 all’intervallo lungo). In rientro dagli spogliatoi si iscrive alla partita Aradori, che, approfittando del momento di nervosismo, scatena un break di 12-2 e riporta i suoi compagni sul -2 (44-46). I marchigiani mostrano, tuttavia, una spiccata maturità, e con Barford e Totè ritornano in un amen in doppia cifra di vantaggio. È proprio Jaylen a mettere in seria difficoltà la difesa felsinea nell’ultimo quarto, realizzando i canestri del 51-66. Dopo una serie di parziali e contro parziali, a far la voce grossa sono ancora gli ospiti, che ad un giro d’orologio dalla sirena si trovano su un confortante +10. Aradori e Robertson segnano poi tre triple pazzesche, riaprendo i conti e mettendo nelle mani di Barford due pesantissimi tiri liberi. La guardia statunitense segna il primo (75-78) e zittisce la curva, andando ad un passo dal fallo tecnico. Sbaglia, però, il secondo, regalando a Henry Sims la possibilità di pareggiare dalla distanza. Il centro la sprecherà scheggiando appena il ferro, sancendo così il meritato successo alla formazione allenata da Sacco.

MVP: Troy Williams (PES)
All’interno di una buona prova collettiva Troy si distingue grazie ai suoi 17 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 3 palle recuperate.
Alla Effe, invece, non è bastato il solito Sims, che si è reso protagonista dell’ennesima prestazione memorabile: 16 punti, 19 rimbalzi, 7 assist, 4 stoppate e 39 di valutazione per lui.

Roma – Virtus Bologna 68-97

Gara senza storia quella andata in scena al PalaEur, che ha visto Bologna dominare e consolidare il suo primato. L’inizio di partita è tutto a marchio giallorosso, con Roma capace di impensierire la Segafredo e portarsi sull’11-1. Successivamente, arriva la reazione degli emiliani, che grazie ad un clamoroso break di 36-5 (!) raggiungono il +21 e archiviano di fatto la pratica. Nei venti minuti abbondanti di “garbage time” che ne derivano, si mette in luce James White, positivo all’esordio con la nuova maglia.
MVP: Gianpaolo Ricci (VBO)
Pippo
ripropone nella capitale le ottime cose fatte vedere a Trento, e chiude con 12 punti, 6 rimbalzi ed 1 recupero.
In doppia cifra di realizzazione anche Weems (14), Baldi Rossi (12) e Markovic (11+8 assist).

Cantù – Brindisi 92-93 OT

Nel primo tempo nessuna delle due formazioni riesce ad imporsi sull’altra, tanto che lo scarto massimo fino a quel momento è stato di appena sette lunghezze, in favore di Cantù. Sul finire del secondo quarto Brindisi inverte la rotta e prende il controllo, grazie soprattutto al solito Banks. L’ex Varese riesce, infatti, a finalizzare un pick and roll assistendo la schiacciata di Brown (43-47), per poi far tremare i tifosi di casa intercettando la rimessa e mancando per pochissimo la magia sulla sirena. Nel terzo periodo i brianzoli si fanno trascinare da Wes Clark (già a quota 20 punti) e Kevarrius Hayes, oltre che dal consueto caldissimo pubblico. Young, però, spreca tutto regalando una schiacciata in contropiede all’Happy Casa e commettendo un ingenuo fallo antisportivo ai danni di Darius Thompson. I canestri di Burnell tornano a dare un discreto margine alla Cinelandia, che si presenta agli ultimi dieci minuti in vantaggio per 72-67. La New Basket detta i ritmi per gran parte della durata della quarta frazione, senza mai riuscire ad allungare definitivamente. Sulla sirena il numero zero ospite sbaglia una conclusione complicatissima, rimandando dunque il verdetto al supplementare. Nell’overtime Wes Clark è l’unico fra i suoi capace di prendersi responsabilità e segnare canestri importanti, che non bastano però a strappare il referto rosa: dalla lunga distanza Thompson firma il +1 per i salentini, che grazie ad una buona difesa nell’ultimo possesso trovano i due punti e rimangono attaccati alla zona playoff.
MVP: Adrian Banks (BRI)
Adrian
si rivela decisivo anche a Desio, dove condanna Cantù con 32 punti (6/12, 5/9, 5/7), 9 assist e 29 di valutazione.

Trieste – Venezia 72-81

Venezia torna a sorridere in trasferta e supera Trieste. Dopo un inizio di gara favorevole ai giuliani, il secondo periodo è tutto orogranata: i campioni d’Italia approfittano del totale blackout avversario, firmano un parziale di 9-23 e indirizzano in maniera importante l’incontro. Per l’Allianz è stata cruciale l’uscita anzitempo di una pedina fondamentale come DeQuan Jones, espulso e squalificato per due weekend in seguito alla rissa con Vidmar, punito allo stesso modo. Si fa sempre più in salita, dunque, la strada dei giuliani, costretti a rincorrere e privi del loro principale terminale offensivo. Nonostante qualche disperato tentativo di rimonta triestino, la Reyer riesce a gestire il suo vantaggio fino al quarantesimo, centrando così una vittoria fondamentale.
MVP: Stefano Tonut (VEN)
Graffio dell’ex quello di Stefano, che si rivela fondamentale con i suoi 13 punti, 3 rimbalzi, 2 assist e 5 falli subiti.

Sassari – Varese 93-87

Sassari protegge il fattore campo e batte, non senza sudare, l’Openjobmetis. Primo parziale all’insegna di Sorokas, positivissimo all’esordio in LBA, e Pierre, che combinano per 20 punti e regalano il vantaggio alla Dinamo. Successivamente, il duello si sposta sotto canestro, dove Bilan punisce costantemente la difesa varesina approfittando della sua stazza e manda le squadre negli spogliatoi sul 50-43. In rientro da essi Varese frena e neutralizza alla grande il tentativo di fuga sardo, grazie ad un ritrovato Tambone. Nell’ultima frazione si abbassano notevolmente le percentuali, ma le compagini danno comunque spettacolo mettendo tutto in campo, regalando un finale bellissimo. Ad avere la meglio cono gli uomini di Pozzecco, che governando l’area (18 tiri liberi tentati nel quarto) stendono i lombardi e li condannano al KO.
MVP: Dyshawn Pierre (SAS)
Miglior prova stagionale per il canadese, che colleziona una doppia-doppia da 22 punti (4/6, 2/4, 8/10) e 12 rimbalzi, condita da 6 assist, 2 palle recuperate, 8 falli subiti e 40 di valutazione.

Pistoia – Trento 71-74

Con il brivido, Trento si conferma una squadra in crescita e batte a domicilio Pistoia. Uno scatenato Gentile si rende protagonista di un vero e proprio “one-man show” nel primo quarto, e con l’aiuto di Dada Pascolo porta l’Aquila avanti. Successivamente, la formazione di Brienza dilaga, facendo tesoro della propria difesa: Craft e compagni concedono due soli canestri dal campo agli avversari, e vanno alla pausa lunga con un margine di sicurezza (31-42). Nella ripresa torna a fare la voce grossa Ale Gent, che realizza altri 12 punti e respinge i tentativi di assalto dell’OriOra. Negli ultimi dieci minuti i toscani stringono le maglie in difesa e mettono in seria difficoltà la Dolomiti Energia, capace di trovare il fondo della retina soltanto grazie alle giocate di Rashard Kelly. Dowdell ne approfitta e con la sua esperienza completa la rimonta biancorossa, con il punteggio che recita 70-73 a 15” dal termine. Dalla lunetta il figlio di Nando commette due sanguinosi errori, ma viene graziato dalla tripla sbagliata da Terran Petteway. Si chiude quindi con il risultato di 71-74 il match, sigillato dal tiro libero di Fabio Mian.

MVP: Alessandro Gentile (TRE)
È ovviamente lui l’MVP di questa partita, che, pur senza forzare, conclude con 30 punti (season high), 7 rimbalzi, 3 assist, 2 stoppate, 6 falli subiti e 34 di valutazione complessiva.
Degna di nota anche la performance di Kelly, che è andato ad un passo da un clamoroso “5X5”: l’ex Parma Perm ha registrato 14 punti, 7 rimbalzi, 5 recuperi, 3 assist e 3 stoppate.

LE "NOSTRE" PARTITE

Milano – Treviso 91-67 (F.M.B)

Al PalaLido l’Olimpia batte sulla distanza Treviso, al termine di un duello più equilibrato di quanto il risultato non possa far pensare. Primo tempo combattuto perché la De’ Longhi gioca bene e malgrado i 3 falli di Fotu sta in partita: tocca subito il +8 (11-19), ma soffre molto il fisico dei lunghi lombardi, soprattutto Gudaitis (9 punti) vera spina nel fianco per coach Menetti su ambedue i lati del campo. L’AX martella il pitturato trevigiano portando a casa falli e liberi preziosi, al riposo lungo l’Olimpia avrà ben 16 punti dalla lunetta (16/22) con Treviso a quota 17 falli commessi (13 nel solo 2° quarto!) ma, malgrado questi dati, il match rimane equilibrato: 41-41. I veneti non si scompongono e nella ripresa con le bombe di Alviti, Logan e Nikolic volano sul 50-55 a 4’ dalla fine del terzo periodo, ma Milano torna al piano partita attaccando l’aerea degli ospiti e forzando Chillo a lasciare il match per falli. Dalla lunetta resterà attacca alla gara, per poi a comandarla (61-56) grazie alla rubata con canestro a fil di sirena di Sykes.
Cinciarini e compagni rompono gli indugi: break di 8-3 nei primi 2’15” di frazione per il +10 (69-59), oltre che l’uscita per falli anche di Tessitori. La formazione ospite va in bonus dopo 3’ di quarto e i ragazzi di Menetti perdono la testa: Parks che si fa fischiare un tecnico per proteste, dal quale i biancorossi porteranno a casa 3 liberi e poi i 5 punti consecutivi di Sykes per il massimo vantaggio 77-60 a 6’ dalla fine. Milano non si girerà più arrivando fino al +20. A fine serata ben 32 falli per Treviso contro i 17 avversari.
MVP: Arturas Gudaitis (MIL)
Comincia a dare segnali di ripresa il lituano, che in soli 15 minuti trascorsi nel parquet mette a referto altrettanti punti (4/4, 0/0, 7/7), 8 rimbalzi e 8 falli subiti, per un totale di 31 di valutazione.

 

A RIPOSO: Vanoli Cremona


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