I (non) soliti sospetti: Jerian & Ben, il tesoretto dell'Olimpia

Gran e Bentil si sono rivelati i giocatori chiave della corsa scudetto di Milano tra continuità, lampi e responsabilità

Scritto da FMB  | 
Marco Brondi

Gran e Bentil si sono rivelati i giocatori chiave della corsa scudetto di Milano tra continuità, lampi e responsabilità.

L'Olimpia Milano si è laureata sabato campione d'Italia per la 29ª volta nella sua storia, uno scudetto che visto i ragazzi di coach Messina prevalere contro la Virtus Bologna con le figure di Shavon Shields (premiato come MVP delle finali), Sergio Rodriguez, il “muro" Melli-Hines ma anche con 2 protagonisti inaspettati: Ben Bentil e Jerian Grant.

Da Me.Emergenza a Mr.Solidità 

Il 1° dicembre 2021, causa infortunio di un giocatore che poi si rivelerà essere un demente, Milano ingaggia Ben Bentil visto l'anno scorso al Panathinaikos e al momento in Turchia con il Bahçeşehir Koleji. Giocatore fisico, mano educata dietro l'arco, ottima attitudine e ottimo impatto nella cultura dell'Olimpia. Il rinforzo perfetto per una situazione di emergenza temporanea, Messina si assicura un ottimo giocatore di rotazione in attesa del rientro del titolare perché poi sarà così: il demente rientra gradualmente dall'infortunio al piede e Bentil partita dopo partita vede sempre meno il campo.

La svolta arriva il drammatico il 29 marzo 2022 quando il titolare viene fatto fuori per doping, perché è un demente, e bentil da uomo di rotazione diventa giocatore INAMOVIBILE per Messina. A maggior ragione quando Melli deve fermarsi per problemi muscolari, in quel momento Bentil fa quello step da grande giocatore. Adesso il suo contributo è fondamentale, non può permettersi passaggi a vuoto, non può commettere leggerezze (tipo falli) perché da solo deve fare ruolo e dimostra di essere non un ottimo ma un GRANDE giocatore.

Nella serie contro la Virtus gioca bene le partite da vincere: Gara 1 un incubo a rimbalzo offensivo diventando di fatto decisivo, Gara 3 si mette subito in palla in attacco aprendo il campo e prendendo iniziative, Gara 4 e Gara 6 grande abnegazione difensiva e spirito di sacrificio. 

Non un giocatore da 15+10, non un giocatore alla Mirotic ma le parole di coach Messina alla mia domanda al Media Availability post Scudetto descrivono alla perfezione l'apporto portato dal prodotto di Providence: “Ben ci ha salvato la stagione” 

Il mirabolante mondo di Jerian

Nessuno, eccetto quei pochi eletti del Club Jerian, era pronto a Jerian Grant e alla sua furia in questa finale scudetto. Il crack della serie, la variabile impazzita, il jolly, l'uomo che ha fatto saltare il banco, chiamatelo come volete ma l'ex Bulls ha lasciato un segno indelebile in questo scudetto contro ogni pronostico. 
La stagione di Grant era cominciata, già dopo la prima di campionato a Napoli, con il più classico dei “questo non arriva a dicembre, buttato un tesseramento e visto”, e più la stagione italiana (ed europea) andava avanti più i dubbi sul valore del fratello di Jerami crescevano: sfiduciato, senza ruolo, fuori dalla sua dimensione di pallacanestro, di fatto un giocatore INUTILE…poi la serata del Palau.

È l'11 gennaio 2022, Round #20 di Eurolega, Olimpia Milano gioca a Barcellona senza Shields infortunato e Jerian batte il proverbiale primo colpo: gioca 31', 6 punti, 5 falli subiti ma soprattutto una mostruosa prestazione difensiva su chiunque tanto che Messina non lo toglie per l'equilibrio e l'aggressività messe in campo. Milano vince al Palau e quella è la partita che sblocca Grant, infatti settimana dopo settimana l'americano trova fiducia da se stesso, dalla squadra, dal coach: con Delaney KO Jerian diventa a tutti gli effetti il 2° regista della squadra interpretando al massimo il ruolo (che gli piace), trova confidenza con il canestro specie dalla lunga distanza, gioca più spensierato quindi libero di poter esprimere le sue qualità dal palleggio acquisendo sempre più padronanza del campo (vedi la gara contro Brindisi in campionato) e si arriva alla Gara 3 quando travolge la Virtus.
Jerian si conferma micidiale in Gara 4, positivo anche nella sconfitta in Gara 5 (3+1 del pareggio e layup del provvisorio sorpasso) e poi in Gara 6 con il buzzer-beater sulla sirena del 1° quarto che fa esplodere il Forum e lo consacra.

From Zero to Hero si direbbe in America, ricordiamoci che stiamo pur sempre parlando di un giocatore da 279 partite in NBA tra NY, Chicago, Orlando e Washington, fratello di un campione olimpico (Jerami, arrivato giusto in Gara 6 per festeggiare) e nipote di uno che qualcosina in NBA avrebbe fatto e vinto.

Messina lo ha elogiato nella conferenza stampa di Gara 6 e al media day ha speso ancora belle parole sottolineando come Jerian abbia sempre avuto i compagni al suo fianco: 

Non ha avuto paura, questo è stato l’aspetto più importante. La squadra lo ha sempre supportato, aveva avuto dei buoni momenti ma sporadici, ma appunto, essendo uno in grado sempre di aiutare, ha trovato nei compagni energia

Futuro

Rivedremo Bentil e Jerian ancora sotto la Madonnina nella prossima stagione? Molto difficile. Bentil è free-agent cercherà contratto altrove, Jerian ha firmato la scorsa estate un accordo da 1+1 (team Option) quindi c'è da aspettarsi un'uscita dell'ex Magic in cerca, soprattutto dopo queste finali scudetto, di un contratto importante in Eurolega. Inoltre il pacchetto esterni Olimpia 2022-23 dovrebbe essere già sistemato.

Ciononostante entrambi i giocatori, se dovessero un giorno tornare da avversari al Forum riceveranno una meritata standing-ovation, perché i tifosi amano gli eroi ma ancor di più quelli inaspettati.
 


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