Eurolega Final Four 2022: le preview delle due semifinali

Due partite, 4 squadre, una cornice ed un solo posto per la gloria e per celebrare l'epilogo di questa stagione Eurolega '22

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Due partite, 4 squadre, una cornice super ed un solo posto per la gloria e per celebrare l'epilogo di questa stagione Eurolega '22

L'Eurolega 2022 arriva al suo climax con le discusse quanto attese Final Four di Belgrado. A questo punto della stagione, con 4 squadre a competere per il trofeo, individuare un favorito è impresa ardua. Aprirà le danze la partita tra l'Olympiacos di coach Georgios Bartzokas (Coach Of The Year) e i campioni in carica, con tutta la retorica costruita dal loro allenatore Ergin Ataman, dell'Efes Istanbul. A chiudere i giochi, prima della finale di sabato, il Clasico più atteso della stagione, tra il Barça del sempre meno emergente, ma ancora a secco di vittorie continentali in panchina, Saras Jasikevicius, contro il Real del più vincente tra gli allenatori a Belgrado, coach Pablo Laso. 

Andiamo ad analizzare le due semifinali.

EUROLEGA FINAL FOUR 2022

Olympiacos Pireo (#2) – Efes Istanbul (#6) 

Le due squadre arrivano alla sfida dopo due serie playoff affrontate in maniera completamente differente. L'Olympiacos di Bartzokas ha chiuso in 5 gare contro il sorprendente Monaco, dimostrando qualche problema nella gestione mentale tra una gara e l'altra. L'Efes, portandosi a casa gara 1, si è messo la strada in discesa, pur patendo contro Milano fino alla fine. Proprio nelle gare perse contro il Monaco sono emerse alcune lacune, dovute anche all'eccesso di fisicità e atletismo monegasco in alcuni matchup fondamentali. L'esperienza, così come il fattore casa, sono stati dalla parte dei Reds, che hanno a roster forse “The Last Dance” di 3 giocatori che hanno scritto la storia societaria, quali sono Sloukas, Papanikolau e Printezis, con quest'ultimo nuovamente utile, con qualche giocata contro il Roca Team. L'Efes invece non ha mostrato lo smalto visto nelle ultime stagioni, né ai playoff, ne durante la regular season, nemmeno il gioco corale, che ha portato alla vittoria di Colonia. Nonostante la premessa però sono di nuovo alle Final Four, dando nuova credibilità alla retorica di Ataman su quale sia la squadra più forte.

Il migliore giocatore per coach Bartzokas è sicuramente Sasha Vezenkov, alla sua migliore stagione in carriera e con una maturità cestistica sulle spalle, notevole. 11.000 i tifosi pronti ad infiammare la Stark Arena, a dare ulteriore spinte ai giocatori in biancorosso. Hassan Martin sarà invece in dubbio fino all'ultimo, mettendo così ancora più pressione sul centro Moustapha Fall, rookie delle Final Four come tanti altri e che dovrà giocare contro il reparto ad aver brillato meno nella squadra di coach Ataman, ma che di recente sembra aver ritrovato il migliore Tibor Pleiss. I turchi invece hanno nel reparto esterni l'arma più letale. Micic e Larkin hanno fatto abbastanza fatica a non rubarsi i palloni a vicenda, per cui Ataman li alternerà, come visto in stagione, ma prendendo i due casi singoli, sia Micic che Larkin sono stati i due timonieri ad aver portato la nave. Da vedere anche l'apporto che daranno Dorsey e Bryant, entrambi ex compagni di squadra al Maccabi, come lo sono stati Vezenkov e Moerman al Barça. Molto dipenderà anche da chi sarà il gestore dei ritmi di gioco. Come spesso visto, all'Efes piace correre su ritmi alti, mentre di tutt'altro avviso è l'Olympiakos. Nello scontro del Round 26 è stato Sloukas a risolverla con una tripla allo scadere e la possibilità che sia una sfida decisa da un tiro allo scadere c'è.

Il duello: esperienza e direzione ragionata in regia, contro imprevedibilità e talento offensivo. Potrebbero essere elementi che compongono il minimo comune denominatore, mentre sono le principali differenze tra il trio Sloukas-Walkup-McKissic contrapposto a quello Larkin-Micic-Beaubois. Qui si giocherà molto della prima semifinale, con il possibile rientro di Simon a poter ulteriormente le carte in tavola. McKissic e Beaubois sono le due mine vaganti, di due reparti guardie, che hanno come punte Sloukas e Walkup per l'Oly e Larkin e Micic per l'Efes. Da questi ultimi 2 passano 4 azioni su 5 dei turchi, che in una stagione non esaltante hanno trascinato più volte i biancoblu in stagione.   

🔮 Precedenti: 1-1 

📆 Orario: giovedì 19, ore 18:00

Barcellona (#1) – Real Madrid (#4)

Il settimo Clasico della stagione è forse il più importante. 6 scontri diretti, tra campionato, coppe nazionali ed Eurolega dove, a parte quello di inizio stagione, ha vinto tutti gli altri scontri diretti. Per coach Jasikevicius, chiamato a vendicare la sconfitta di Colonia, si tratta in un certo senso di occasione d'oro per entrare nella gloria da allenatore e prendere il treno del titolo, quando già da giocatore ha saputo cosa vuol dire vincere una Final Four. Coach Laso sembra invece uscito al meglio dalla crisi interna che si era venuta a creare. Sicuramente l'allenatore basco non avrà più di tante pressioni, essendo tra le 4 squadre, quello ad avere vinto di più. Altro aspetto che si può sottolineare, ma che si è già ben visto in stagione, quello della discreta presenza di ex giocatori, con Hanga e Heurtel da un lato e Mirotic e Laprovittola dall'altra.  

Individuare l'ago della bilancia nei due roster è difficile. L'assenza di Higgins in partite del genere si sentirà sicuramente (chiedere a Milano), ma nei non convincentissimi playoff contro il Bayern, Jasikevicius ha dato ancor più spazio, fiducia e responsabilità a Abrines e Jokubaitis. Un po' a sorpresa, questi potrebbero essere le due figure chiave per i blaugrana. Dall'altra parte del campo, così come nel caso dell'Olympiacos, quello di Belgrado potrebbe essere “The Last Dance” di Llull, Causeur e Fernandez, per cui dai veterani dei blancos, ci si aspetta quantomeno una replica delle buone cose mostrate contro il Maccabi

Il duello: altra sono tante le sfide nelle sfide di questo incrocio infinito tra le due spagnole. Quello da cui molto passerà nel decidere le sorti della gara sarà quello nel reparto ali, per entrambe le squadre tra i più forti di tutta la Lega. Entrando nel dettaglio, un reparto formato da Martinez-Smits-Mirotic-Kuric e Abrines si troverà davanti Deck-Yabusele-Hanga-Abalde-Randolph, con quest'ultimo rientrato a fatica dal lungo stop, ma che ha dalla sua tanta esperienza in partite del genere. Usando ancor di più la lente di ingrandimento, Nikola Mirotic e Guerschon Yabusele si possono identificare come due leader delle loro rispettice squadre, sia con i compagni, che in termini di produzione offensiva, per cui vedremo chi prevarrà.

🔮 Precedenti: 2-0 Barcellona

📆 Orario: giovedì 19, ore 21:00


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