Kokoskov, De Colo e Vesely, Fenerbahce: che rinascita!!

La rifondazione della squadra sembrava potesse richiedere tempi lunghi e difficili, ma da Dicembre la squadra Turca continua a vincere e sembra non fermarsi più.

Scritto da Giacomo Albazzi  | 

La rifondazione della squadra sembrava potesse richiedere tempi lunghi e difficili, ma da Dicembre la squadra Turca continua a vincere e sembra non fermarsi più.

Il Fener, complice anche la riduzione del budget, ha completamente rivoluzionato la sotrica squadra questa estate, dalle partenze dei pilastri della dinastia Obradovic (Kostas Sloukas, Gigi Datome e Nikola Kalinic) all'arrivo dei nuovi innesti, questa volta guidati dall'attuale allenatore della Serbia Igor Kokoskov, si è venuto a formare un nucleo nuovo tutto da scoprire.
All'inizio dell'anno l'impressione era che ,come spesso accade, il peso di una dinastia così vincente come quella di Zele Obradovic (4 campionati, 3 coppe di Turchia, 1 Eurolega in 7 anni) avesse avuto la meglio sulle indubbie capacità di Igor Kokoskov (molto diverso dal primo), uno tra i migliori allenatori d'Europa, ha vinto l'Europeo con la Slovenia di Luka Doncic e Goran Dragic nel 2017 e vanta anche il primato come primo head-coach europeo di Nba (Phoenix Suns).

Inizio complicato

La partenza è stata indubbiamente sotto ogni aspettativa, il campionato turco non ha quasi mai creato problemi, ma in Eurolega il record di 1-7 faceva raddrizzare i capelli a chiunque e gli allarmismi sono scattati sin da subito.
La squadra non si conosceva ancora bene, faticava a tenere i 40 minuti perdendo partite che aveva in pungo (vedi quella col CSKA), Lorenzo Brown sembrava il fantasma di quello spumeggiamte visto alla Stella Rossa, Ja Vesely era ancora fuori condizione per via degli infortunoi e Nando De Colo non aveva una propria dimensione. In questo minestrone bisogna anche inseire i nuovi come Ulanovas che arrivava da anni di sistema Jasikevicius, Jarell Eddie super tiratore ma da saper sfruttare, DeShawn Pierre alla prima in Eurolega. In poche parole un mappazzone che scendeva in campo.

La svolta è arrivata da mercato quando "Core 'ngrato" Marko Guduric è tornato all'ovile dopo la poco fortunata fuga inaspettata in NBA, il rientro del serbo è stato l'olio per far girare gli ingraggi del gioco di Kokoskov: sfruttare gli esterni atipici con centimetri e massa per dare pericolosità sia dal perimetro sia dal gioco in post sfruttando eventuali mismatch.
Un'altro giocatore che ha beneficiato maggiormente del basket kokoskovniano è stato, una volta in condizione atletica ottimale, Jan Vesely (16.2 punti, 5.8 rimbalzi, 3.2 assist nelle ultime 5 partite), mvp di Gennaio e fattore cruciale in ogni vittoria soprattutto l'intesa con De Colo, anche lui rinato come ai tempi del CSKA.

9 and counting

Ora in Eurolega sono 14-10 con una striscia di 9 vittorie filate, terzi per percentuale da due (56.6%) per percentuale da tre (40.1%) e ieri sera hanno vinto l'ennesima partita complicata contro lo Zenit superando in russi al 6° posto i classifica. Difesa aggressiva, alti rimti offensivi, giocatori in forma ed in fiducia in uno dei più classici dei "vincere aiuta a vincere". Ancora una volta Maurizio Gherardini ha confermato di essere uno dei migliori (se non IL migliore) manager dell'Eurolega piazzando pure il colpo Kyle O'Quinn, sta confermando la sua lungimiranza ed acuta conoscenza del gioco e che la cultura del Fener non era solo nella figura di Obradovic.

Come sempre i dubbi sulla liquidità del Fener emergono visto che la società era in grave difficoltà in estate e adesso ha firmato due ex NBA...se il "presidentissimo" è tornato ad investire sul suo giocattolo preferito attenzione al Fenerbahce che da squadra disastrata di inizio stagione oggi è la mina vagante dell'Eurolega...e potrebbe non accontentarsi! 

 


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