Caso Irving verso la risoluzione, ma quando torna?

Il proprietario dei Nets, il Commissioner e l'associazione giocatori si sono espressi favorevoli in merito alla posizione del giocatore.

Scritto da FMB  | 
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Il proprietario dei Nets, il Commissioner e l'associazione giocatori si sono espressi favorevoli in merito alla posizione del giocatore.

Forse ci stiamo avvicinando alla risoluzione del caso che riguarda la sospensione di Kyrie Irving. Nella giornata odierna hanno parlato le figure più importanti quali il Commissioner Adam Silver, l'associazione giocatori (NBPA) con una mail mandata ai giocatori ed infine il proprietario dei Brooklyn Nets Joe Tsai.

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All'unisono hanno tutti assolto il giocatore evidenziando (come era palese) come Kai non sia una persona antisemita o che nutre odio verso gruppi ma, allo stesso tempo anche per una questione di facciata, tutti hanno sottolineato che si sta ancora lavorando per completare il percorso di reintegro dell'ex Celtics.

I Brooklyn Nets giocheranno la prossima partita, la 5ª ovvero la teorica ultima senza Irving, sabato a Los Angeles contro i Clippers ma secondo Adrian Wojnarowski  il rientro di Irving difficilmente arriverà nelle prossime 4 partite che i Nets giocheranno ad Ovesdt

Silver

il primo ha rilasciare una dichiarazione è stato il Commissioner Adam Silver che ha incontrato in settimana proprio Irving:

Ho parlato con lui in settimana, abbiamo avuto una conversazione diretta e schietta: non c’è dubbio che Irving non è antisemita. Lo conosco da 10 anni e non ho mai sentito una sua parola antisemita o, francamente, odio rivolto a nessun gruppo: il fatto che sia antisemita o meno non è rilevante per il danno causato dalla pubblicazione di contenuti che incitano all’odio. Con la sospensione abbiamo fatto la cosa giusta, ma poi volevamo capire il contesto della situazione per vedere come agire

NBPA

A seguire l'associazione giocatori, l'NBPA, ha mandato una mail ai giocatori per fare il punto della situazione:

Kyrie ha incontrato Nets, NBA e NBPA in diverse occasioni negli ultimi giorni e il sindacato, aspetta molto presto una risoluzione soddisfacente per tutte le parti di tutte le questioni. L'NBPA sostiene ai suoi membri che i diritti di Kyrie e i diritti di tutti i futuri giocatori sono stati protetti in ogni momento

Tsai

Infine anche il proprietario dei Nets Joe Tsai, che di fatto diede il via al caso Irving denunciando via Twitter il famoso tweet, ha parlato:

Clara (la moglie, ndr) e io abbiamo incontrato Kyrie e la sua famiglia ieri. Abbiamo speso del tempo per capirci ed è chiaro come per me Kyrie non abbia alcuna forma di odio nei confronti del popolo ebraico o di qualsiasi altro gruppo. I Nets e Kyrie, insieme a NBA e NBPA, stanno lavorando in modo costruttivo verso un processo di perdono, guarigione ed educazione

 


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