LeBron, Kareem, il record e i Lakers nel mezzo

Il sorpasso dell'ex Cavs alla leggenda nel primo posto marcatori All-Time è il focus su cui gira la stagione

Scritto da FMB  | 
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Il sorpasso dell'ex Cavs alla leggenda nel primo posto marcatori All-Time è il focus su cui gira la stagione.

La stagione NBA 2022-23 gira attorno ad un solo evento: il sorpasso di LeBron James nei confronti di Kareem Adbul-Jabbar al 1° posto All-Time della classifica marcatori. Kareem è quota 38,387 mentre LeBron a 37,062. Mancano solo 1326 punti all'ex Miami Heat nell'entrare ancor di più nella leggenda dell'NBA e della pallacanestro.

In attesa che si arrivi sul campo a quel traguardo bisogna però sistemare il preludio.

Kareem

Soffermiamoci un secondo su Kareem giocatore. Quando si tira in ballo il solito trito e ritrito argomento su chi sia il giocatore più forte di tutti i tempi alla fine è sempre Michael Jordan il nome a trionfare contro i vari Magic, LeBron, Russell, Kobe. 

Kareem non viene mai inserito e cosa avrebbe di meno di MJ? Ha vinto 6 titoli NBA (come Jordan), ha vinto 6 MVP (nessuno ne ha vinti di più), è il 3° rimbalzista di sempre ed è ancora il miglior marcatore della storia. Ma i tifosi, i media, gli esperti ricordano solo i 38,387 punti quando devono esaltare il fu Louis Alchidor.

Il 5 aprile del 1984 Kareem superò Wilt Chamberlain al 1° posto All-Time della classifica marcatori, aveva 36 anni. Oggi ne ha 75 e ha vissuto 39 anni da PADRONE di un record iconico, un qualcosa di suo, di intimo, di speciale, di esclusivo, di irraggiungibile. Un qualcosa dove non c'era concorrenza: Jordan è il più grande di sempre, Bill Russell il più vincente di sempre, Kareem il più grande marcatore di sempre. 

Lo status di MJ è inarrivabile, gli 11 anelli di Bill sono inarrivabili, ma i punti di Kareem sono a pochi mesi dall'essere superati.

Negli ultimi anni Jabbar ha scoccato diverse frecciate velenose nei confronti di James anche su argomenti fuori dal campo (vaccino) o frivoli come il criticare l'esultanza di LeBron (mostrava gli attributi) in un match vinto dai Lakers ad Indiana. Più James si avvicinava più scoccavano frecciate e adesso siamo alla “resa dei conti”.

No Relationship

La tavola è apparecchiata e la patata bollente dovranno gestirla i Los Angeles Lakers.

Tra James e Kareem non c'è rapporto. C'è un muro di ghiaccio come ha dichiarato lo stesso Bron nell'intervista post-partita di pre-season contro i Kings quando, alla domanda se avesse dei pensieri o sulla relazione con Abdul-Jabbar, dichiarò con molta tranquillità: “Nessun pensiero, nessuna relazione”.

Un gelo che i Lakers dovranno essere molto bravi a gestire quando sarà il momento.

 

Cosa succederà, quando James sarà a portata del record e magari la papabile gara del sorpasso sarà al fu Staples Center?

La portata dell'evento è di quelle leggendarie, è tutto un affare di famiglia a Los Angeles e i Lakers vogliono evitare strascichi mediatici come quelli che si susseguirono dopo il gelido l'abbraccio tra Bill Belichick e Tom Brady due anni fa tra Patriots e Buccaneers nella prima del QB a Foxboro da avversario. 

Jeanie & Magic

Kareem punge LeBron, LeBron erige un muro con Kareem. Servono dei mediatori.

L'America e gli americani sono un mondo a parte, vivono nel falso perbenismo, nell'ipocrisia dell'apparenza nel nome di “Guardate, ci vogliamo tutti bene ed è tutto rose e fiori perché siamo la più grande (falsa) democrazia del mondo” nell'attesa che qualcosa vada storto per creare una narrativa logorante rasentando il ridicolo.

Le uniche figure che possono stemperare il clima sono Jeanie Buss, Magic Johnson e forse il Commissioner Adam Silver che presenzierà al giorno del sorpasso. Persone che hanno lo status di andare da Kareem e dirgli: “Facciamo le cose per bene, scusati con James, correggi il tiro, rilascia qualche dichiarazione distensiva così quando sarà il momento appariremo come una famiglia felice ed orgogliosa”. Stesso discorso sarà fatto a LeBron il quale non si farà problemi a stringere la mano.

Kareem è riconosciuto da tutti come una persona estremamente saggia, vedere una stella/leggenda NBA attuale avere questo atteggiamento gelido nei confronti di una delle più grandi del passato, soprattutto nella società odierna (mondo social, dei media trash dei confronti generazionali), è  una cosa “scomoda" anche perché James non ha mai mostrato acredine nei confronti di Jabbar. 

Il 18 ottobre LeBron inizierà la caccia al 1° posto di Jabbar, i Lakers dovranno monitorare la situazione e capire quando iniziare a lavorare alla pace tra i due con la speranza che Kareem lasci spazio alla sua saggezza e “deponga le armi”: i record sono fatti per essere infranti, non cancellati, nessuno dimenticherà mai chi è stato Kareem Abdul-Jabbar per quello che ha fatto dentro e fuori dal campo. È lo sport Kareem.

 Come diceva lo scrittore e aforista britannico Gilbert Keith Chesterton

Il modo migliore di amare ogni cosa è quello di rendersi conto che ogni cosa può essere persa.

 

 

 

 

 


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