Round Olimpia: testa prima del cuore, Milano c'è...per davvero!

Sembrava un di quelle partite che non si potevano rimediare ma l'Olimpia non solo l'ha ribaltata ma si è anche imposta sul Real Madrid.

Scritto da FMB  | 

Marco Brondi / Ciamillo-Castoria

Sembrava un di quelle partite che non si potevano rimediare ma l'Olimpia non solo l'ha ribaltata ma si è anche imposta sul Real Madrid.

A 14" dalla fine del primo tempo il Real Madrid è una sola squadra al comando, +14, difesa invalicabile, attacco fluido e mano rovente da 3 (8/15), Milano è alle corde con anche su groppo il brutto infortunio di Malcolm Delaney, sembra una serta indirizzata...Tripla sulla sirena di Sergio Rodriguez per il -11 e quella bomba, sparata in faccia a Tavares è UNA delle 3 giocate più significative della magica notte meneghina.

"Cioè, si sta ribaltando la situazione!" recitava il più famoso meme di Aldo, Giovanni e Giacomo, il Real Madrid rientra in campo con un po' troppa superficialità e contro questa Olimpia non è la mossa migliore; difesa che torna ad essere quella aggressiva sui portatori di palla impedendo la cirocolazione e nello specifico i palloni sotto, l'attacco trascinato dal Chacho inizia a leggere (con pazienza) la difesa degli avversari, in un match di arti marziali miste l'Olimpia avrebbe compiuto lo "sweep" passando da schiena a terra alla posizione di "Ground-And-Pound" sopra un avversario impotente che non riesce a difendersi.

SILENT-KILLER

La SECONDA giocata più importante arriva da un giocatore rimasto nell'ombra, poco considerato ma per me dopo Rodriguez il giocatore più determinante di Milano, Gigi Datome! Nel momento in cui i padroni di casa dovevano affondare il colpo sfruttando il momento di confusione dei Blancos servivano giocate pragamatiche e quelle giocate le ha firmate tutte Datome: 5 punti consecutivi per il +7 (55-62) dopo 2' di gioco e quei 5 punti saranno vitali perché il Real non riuscirà più a ricucire quel gap (Sarebbe stata una delle mie domande in conferenza stampa se avessi avuto l'occasione di presenziare), perché 7 punti non sono pochi da recuperare specie se sei in difficoltà in difea.
Qui ecco la TERZA giocata simbolo della notte bianco-rossa, tripla sbagliata da Moraschini ed ecco il rimbalzo offensvo di Hines, palla al Chacho che la rimette nelle mani del Morasca per la bomba del KO

IL GETTONE DEL #13

Fuori Delaney, contro il Real Madrid, responsabilità a mille vista l'assenza di un vero cambio, per Sergio Rodriguez è stata "Chacho Loco" proprio come l'anno scorso, sempre al Forum, contro il Barcellona. Prestazione da leader vero, soprattutto per l'impatto emotivo e psicologico che ha dato, la squadra dopo il KO di Delaney aveva bisogno di un punto di riferimento e Sergio è stato quel riferimento. Terzo quarto dominante dove ha scherzato Campazzo in ogni aspetto.
Rodriguez queste serate ce le ha ma non sempre, ieri contro stimolato dai fattori scritti prima ha giocato il proverbiale gettone, vediamo quando si giocherà i prossimi.

COMMENTO

Serviva una risposta dopo il Pireo e questa è arrivata nella maniera più prepotente che ci potesse essere, vittoria in rimonta contro una contender (non ancora al meglio) in una serata dove tutto sembrava andare per il peggio.
Tutti scrivono del cuore che ha avuto Milano, innegabile, però per me è stata una vittoria di testa! L'anno scorso avrebbero preso un'imbarcata e perso di 20, quest'anno il gruppo non esce dalle righe. Coach Ettore Messina ha detto in conferenza stampa che durante il riposo lungo "C’era solo da fare un po’ il punto in attacco" indice di come si fidi del gruppo e della solidità mentale di questa squadra che non lo ha tradito. 

Giusto essere contenti ma ci sono note dolenti, Kevin Punter starà OUT anche contro lo Zenit e farà il suo ritorno (a questo punto vitale) a Casalecchio contro la Fortitudo, di Vlado Micov non ci sono notizie e Malcolm Delaney preparatevi perché sarà un assenza lunga. In campionato Messina può contare su Andrea Cinciarini e Davide Moretti er supportare Rodriguez, in Eurolega avrà bisogno di questo Riccardo Moraschini, determinato e cattivo.

Giovedì prossimo si va a casa dello Zenit, squadra in fiducia ma anche con tanti giocatori positivi (chi ci sarà) e pubblico presente all'arena, il referto rosa è d'obbligo per confermare il messaggio: Milano c'è!

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