Italia, Pozzecco non ci sta: "Nel calcio si fermano tutti, perché Eurolega no?"

Il Ct della Nazionale tuona sulla situazione tra FIBA ed Eurolega sposando la linea del presidente Federale.

Scritto da FMB  | 
Ciamillo

Il Ct della Nazionale tuona sulla situazione tra FIBA ed Eurolega sposando la linea del presidente Federale.

Questa sera alla Vitrifrigo Arena di Pesaro (ore 21) l'Italia di Gianmarco Pozzecco sfida i campioni d'Europa in carica della Spagna di Sergio Scariolo nel primo match della seconda fase qualificazione Mondiali 2023.

Una vigilia non semplice per il Ct che oltre all'assenza concordata con Nik Melli dovrà fare a meno degli infortunati Gigi Datome, Stefano Tonut, Matteo Spagnolo degli indisponibili (Eurolega) Achille Polonara e Gabriele Procida oltre all'NBA Simone Fontecchio.

Pozzecco ha tuonato sulla pagine della Gazzetta dello Sport per questa situazione precaria: “So che sarebbero venuti tutti a giocare a Pesaro dove 10mila tifosi attesi al palazzo dimostrano che c’è fame di Nazionale. Tutti vorrebbero rivedere i 12 giocatori che hanno emozionato all’Europeo ma in questo sistema non è possibile. Io non posso più tacere davanti. Impazzisco pensando che i miei ragazzi non possono giocare ancora insieme”.

Sulla mancanza di altruismo tra i presidenti/dirigenti: “È uno dei problemi più grandi. Quando ho assunto questo incarico non avrei mai immaginato di trovare così tante difficoltà con le società per la gestione dei loro giocatori. E con i miei colleghi finora non sono riuscito a stabilire un vero contatto, lo vorrei ma bisogna che anche gli altri lo vogliano. La verità è che c’è più altruismo tra i giocatori che non tra presidenti, dirigenti e allenatori. Molti di questi sono troppo focalizzati su se stessi - aggiunge - Nel calcio si ferma tutto il pianeta quando c’è il mondiale; nel basket nessuno si ferma e si dà tutta la colpa alle finestre Fiba ma per una settimana potrebbe fermarsi anche l’Eurolega”.

Petrucci: “Unici a non schierare i migliori”

Mentre sulle pagine del Corriere dello Sport ha parlato il presidente federale Gianni Petrucci ricarcando, ancora, la solita linea di pensiero: “Siamo l’unica nazione al mondo che nel basket non può schierare la migliore formazione possibile. Un’assurdità. Questo deriva dalla cultura dei nostri dirigenti sportivi, i quali ritengono che un organismo privato sia più importante della Nazionale; quando invece si è visto ciò che muove l’Italia. Perché nella pallavolo questo non accade?”.

Oltre alla solitudine: “Non posso però non lamentare il fatto che questa Nazionale è stata lasciata sola. Mai una telefonata da un presidente, mai una chiamata di un allenatore a Pozzecco. Domani scenderanno in campo tanti validi giocatori ma tanti altri non ci hanno potuto raggiungere. Dove sta scritto che un ente privato deve contare più di una Federazione internazionale? Succede solo nel basket

 


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