NBA 2021/22, la lotta all'MVP alla pausa Thanksgiving

L'NBA si prende il protocollare giorno di stop per il "Giorno del Ringraziamento". Cogliamo l'occasione e vediamo chi sono i migliori.

Scritto da FMB  | 
Nathaniel S. Butler / Getty Images

L'NBA si prende il protocollare giorno di stop per il "Giorno del Ringraziamento". Cogliamo l'occasione e vediamo chi sono i migliori.

Thanksgiving Day negli Stati Uniti e l'NBA non scende in campo lasciando tutto il palcoscenico ai colleghi dell'NBA quindi sfruttiamo questa pausa per fare il punto della situazione per la corsa all'MVP

Come in un Formula 1 con il duello Hamilton-Verstappen, anche in NBA sembra abbastanza palese che saranno due giocatori a lottare per il riconoscimento più importante, due ex compagni di squadra

🥇 Stephen Curry (Golden State Warriors)

Un brivido sta percorrendo la schiena dei tifosi e della Lega perché questi Warriors e questo Curry sembrano, ad oggi, la copia di quella squadra ingiocabile che vinse 3 titoli. Miglior squadra dell'Ovest e della Lega (16-2) con Klay Thompson ai blocchi di partenza per rientrare e lo Chef scatenato: l'anno scorso da solo Curry stava portando (e lo aveva fatto senza la menata del Play-In) i Warriors ai Playoffs, quest'anno ha ripreso da dove aveva lasciato e anzi, ancora meglio! Dicasi 28.2 punti (1° nella classifica marcatori) tirando 47,3% dal campo e 42% da 3 con season-high di 50 oltre ad un 40ello nell'ultima settimana e ben 4 partite da 9 triple a bersaglio. Inoltre 5.8 rimbalzi, 6.8 assist in 34'. A tutto questo aggiungiamoci anche una solida presenza difensiva (0.6 stoppate e 1.6 recuperi ) ad esaltare un inizio stagione con i fiocchi. Oggi Steph comanda la gara per l'MVP ed è tornato ad essere un “cheat code” da videogioco.

🥈 Kevin Durant (Brooklyn Nets)

Curry comanda la gara ma, rimanendo in ambito F1, appena fuori dalla zona DRS c'è il magnifico KD. I Nets, malgrado l'incresciosa problematica Kyrie Irving, stanno rispettando le aspettative: primi nella loro Division e nella Conference con 14-5. Durant sta giocando la sua celestiale pallacanestro senza mai bisogno di forzare o alzare il livello, il suo season-high è stato di 38 nella sconfitta a Chicago, viaggia a 28.1 punti tirando con il 49,6% dal campo ed il 38% da 3, in più 7.1 rimbalzi e 4.2 assist.
La convivenza con James Harden funziona molto bene con quest'ultimo che sta viaggiando a 20.7 punti e 9.2 assist, la sensazione è che KD sia in totale gestione da Regular-Season (vedi a Boston la scorsa notte) e che decida di innescarsi quando serve veramente.
È dietro a Curry perché, ad oggi, i Warriors sono un gradino sopra i Nets, nello scontro diretto al Barclays Center questo gap si è visto ed il record di squadra ha il suo peso.

🥉 DeMar DeRozan (Chicago Bulls)

Più staccato ma da podio DeMar DeRozan. Oggettivamente sta giocando la miglior pallacanestro della sua carriera, si avevano dubbi sulla convivenza con LaVine ed invece sono una delle coppie più forti ad oggi del panorama NBA. Sostanzialmente, a livello tecnico, è il solito DeRozan da 25.8 punti tirando con il 46% dal campo ed il 28% da 3 ma questa versione è più determinata: quello che si vede è un giocatore sereno, in fiducia, con gli occhi della tigre e pronto a prendersi le sue responsabilità quando la gara è sul filo. Come avevamo sottolineato nel Focus sui migliori acquisti (CLICCA QUI per leggere) l'ex Raptors è stato un vero affare, Chicago è 2ª ad East (12-7), ha battuto in casa i Nets e si è già candidata a pericolo numero 1 non solo della Conference. Molto di questo merito anche del #11.

Menzioni d'onore: Paul George (LAC), Nikola Jokic (DEN)


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