Umberto Gandini: "Superlega? Eurolega ha insegnato che si può"

Il presidente di LBA ha parlatodel tema rovente che ci accompagnerà nelle prossime settimane, la Superlega, con anche un paragone col basket.

Scritto da FMB  | 

Il presidente di LBA ha parlato del tema rovente che ci accompagnerà nelle prossime settimane, la Superlega, con anche un paragone col basket.

Il presidente di LBA Umberto Gandini è intervenuto durante una diretta live su Twitch di Calciomercato.com, chiaramente il tema principale è quello della Superlega che sta dominando la scena mediatica. 

Nella giornata di ieri anche il presidente della FIP Gianni Petrucci si era espresso tirando in in mezzo anche l'Eurolega, un paragone che anche Gandini ha fatto: “La mia esperienza nel basket è limitata, ma mi ricordo che l’Eurolega nel 2000 fu un esempio per tutte le squadre europee di calcio. È stata un’esperienza dirompente nella pallacanestro, ora è un po’ diversa, nacque dalla spinta delle società e delle Leghe, ci fu la ULEB, la associazione europea delle leghe europee - aggiunge - È una lega molto simile a quella che potrebbe essere la SuperLeague, con una serie di club fondatori membri permanenti. L’Eurolega decide a periodi quali squadre possono rientrare e invitate. La Virtus Bologna è arrivata a un passo dalla qualificazione all’Eurolega, Sassari e Brindisi sono stati in gioco tanto nelle coppe Fiba… L’Eurolega ha insegnato che si può convivere con una competizione differente ad alto livello”.

Un aspetto sottolineato da Gandini è però la grossa differenza è che la scissione del 2001 che portò all'Eurolega venne in qualche modo favorita dall'appoggio dell'ULEB (l'Associazione delle Leghe Basket Europee) con un asse Club-Leghe che pose in un angolo la FIBA costringendola, nel breve e nel lungo periodo, alla resa. Attualmente la Lega Calcio, così come le altre Leghe europee vedono come fumo negli occhi, questa proposta di Superlega e questo tipo di "alleanza" non sembra poter essere all'ordine del giorno.

Convivenza tra federazioni

Riguardo alla possibile convivenza fra realtà diverse (Superlega/UEFA/FIFA), Gandini ha ricordato come dopo un inizio burrascoso FIBA ed Eurolega sono riuscite a trovare un modo di convivere con la prima ad organizzare i propri tornei: “In 20 anni di Eurolega c'è sempre stato da fare per i tribunali europei, qualche causa è rimasta aperta, ci sono frizioni tra enti per accaparrarsi le migliori squadre del continente. Si può sicuramente gestire una cosa del genere, non si può discutere sulla legittimità di partecipare a una competizione o a un'altra da parte di un club. Sul calcio l'impatto sociale è moltiplicato per n volte rispetto al basket europeo. La convivenza è possibile, non nel breve, la decisione con cui la Superlega e la Uefa abbiamo reagito, e quello che si è generato con gli interventi anche politici, lo dimostra”.

Serie A: Credito d'imposta

Malgrado il portale a tema calcistico il presidente Gandini ha parlato anche della situazione della Serie A: la speranza di poter aver pubblico per la fase finale (Playoffs) della stagione ma, soprattutto, la speranza di ricevere indicazioni sulle regole da seguire. 

La crisi economica da Covid ha messo non solo la pallacanestro ma il mondo dello sport in difficoltà, il Comitato 4.0 sta lavorando sul credito d'imposta per agevolare gli imprenditori che vogliono investire anche in questo anno solare: “Credo che il credito d'imposta verrà esteso per tutto il 2021, sostanzialmente abbiamo un sport che vive di mecenatismo, la figura principale è l'imprenditore fa un investimento per ritornare qualcosa al territorio in cui opera. Il mecenatismo, le sponsorizzazioni, i consorzi, tutti quelli che permettono  di raccogliere risorse meritano di essere tutelati".

Serie A: questione licenze 

Settimana scorsa LBA ha approvato le linee guida sulle licenze della stagione 2021-22, il problema per Gandini è che dalla FIP (Petrucci) non sembrano essere dello stesso avviso. Questa la risposta di Gandini sul tema: “Quando si parla di licenze non si parla di franchigie, non è quello che succede in Eurolega. Succede in tutti gli sport, se vuoi competere devi avere certe caratteristiche che non sono solo a livello economico ma che diventano anche delle requisiti che vanno nella comunicazione, organizzazione, impianti. Il passaggio da dilettantistico (A2) a professionistico (A1) non può essere solo a livello sportivo, ci devono essere una serie di caratteristiche per poi aiutare il prodotto ad essere di alto livello. Abbiamo redatto una serie di norme che presenteremo alla FIP con l'augurio che il sistema delle licenze diventi anche parte della FIP cercando di portare professionalità ed alto livello come sta accadendo nel calcio”.


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