Belichick lascia i Patriots dopo 24 anni: quale futuro per lui e New England?

Facciamo il punto della situazione dopo l'annuncio shock dell'altro giorno con le prospettive di squadra e coach per il 2024

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

Facciamo il punto della situazione dopo l'annuncio shock dell'altro giorno con le prospettive di squadra e coach per il 2024

In una giornata a suo modo storico per la "palla ovale" più amata negli Usa hanno lasciato il loro posto tre autentiche leggende sportive americane. Nick Saban, Pete Carroll e Bill Belichick

Triplice addio

Ci sarebbe da scrivere tanto anche sui primi due e su come abbiano caratterizzato gli ultimi venti anni di questo sport; uno, Nick Saban, sette volte campione NCAA (1 con LSU e 6 con Alabama) e probabilmente il più grande coach a livello di College Football  che si è ritirato definitivamente e l'altro, Pete Carroll, uno dei tre riuscire a vincere il titolo sia livello di College (con USC) che a livello NFL (con i Seattle Seahawks) che passa ad un livello dirigenziale dopo una vita sulla sideline. Mi focalizzo però sull'addio ai Patriots di Belichick perchè la cosa sancisce la fine di un'epoca ma, in qualche modo, non rappresenta un addio definitivo alla "panchina" da parte dello stesso BB. 

Cosa resta dei Patriots?

Della situazione dei Patriots abbiamo già detto in passato in un focus ad hoc ed effettivamente il resto della stagione ha confermato quanto era emerso al tempo; una squadra senza un'identità offensiva che, nonostante una preparazione difensiva d'elitè non riusciva semplicemente a mettere quei punti sul tabellone necessari per agguantare una W. La stagione è poi effettivamente finita male con un 4-13 di record che è indecoroso considerato il curriculum vitae di Belichick e che ha quindi portato alla necessità, per tutti, di un cambio. 

I Patriots sono tecnicamente a ground zero; è vero che la difesa è di buon livello ma la stessa non ha dei veri e propri campioni ed è stata più l'expertise di Belichick a farla rendere oltre le proprie possibilità che la qualità dei singoli. L'attacco è un vero buco nero: non c'è un QB (se anche valeva qualcosa, Mac Jones è stato mandato al manicomio dalle scelte dello stesso Bill ed è bruciato, almeno con i Patriots), non c'è un ricevitore di livello, c'è un mezzo running back e anche in linea offensiva ci sono mancanze. Chi dovesse prendere il testimone di Belichick si troverà di fronte una montagna da scalare ed il "merito" di ciò, va detto, è anche responsabilità del Belichick "GM" non in grado di saper scegliere giocatori offensivi in un ruolo in cui ha avuto molto meno impatto rispetto al ruolo di GM. Per tutti i tifosi Patriots, abituati ad anni di frizzi lazzi e cotillon, si prospetta davanti una lunga camminata nel deserto.

E Belichcik?

Belichick invece guarda al futuro con due obiettivi, uno più evidente l'altro un filo più recondito. Don Shula, mitologico allenatore dei Dolphins, dista solo quindici W nella classifica degli allenatori più vincenti a livello NFL e sebbene Belichick sia avanti abbondantemente in termini di titoli vinti (Shula ha vinto 2 Superbowl con i Dolphins di cui uno con una celebre Perfect Season mai più ripetuta contro i 6 di Belichick), quel record è in cima ai suoi pensieri. L'altra motivazione è di carattere più profonda ed è legata, secondo me, al provare ad affermarsi altrove senza l'ombra/presenza di Tom Brady. Il fenomenale QB californiano ha saputo vincere altrove proprio mentre Belichick affondava, portando acqua alla teoria che "i Patriots vincevano più grazie a Brady che a Belichick" (cosa su cui non sono d'accordo). Non dico vincere un altro anello ma arrivarci vicino sarebbe la testimonianza che metterebbe a tacere una volta per tutte quella che, ripeto, è a mio parere un'opinione priva di particolare fondamento. 


"Dove potrebbe andare" è ora la domanda che circola in tutte le trasmissioni sportive USA. Vi faccio due nomi che circolano e uno, a sorpresa. Le due squadre che mi vengono in mente sono i Falcons e i Chargers.  

Perché i Falcons?

In Georgia Belichick troverebbe un ambiente giovane caratterizzato da playmaker offensivi in quantità (Kyle Pitts, Drake London e Bijan  Robinson su tutti) che gli consentirebbe di concentrarsi in quello che sa fare meglio e cioè organizzare la fase difensiva. Atlanta ha  però  il difetto di NON avere un QB attualmente; si è parlato di una trade per Fields ma è tutto per aria ancora. Arrivasse un Cousins qualunque i Falcons rischierebbero di essere subito ultra competitivi (anche considerando quanto è scarsa la NFC South)

Perché i Chargers?

A Los Angeles Belichick troverebbe invece il pacchetto completo; QB di assoluto livello (Justin Herbert) e difesa ricca di playmaker (Joey Bosa, Khalil Mack e Derwin James su tutti). Con un minimo di organizzazione i Chargers sono da playoff sin da stasera e uno come Bill sarebbe l'ideale per tracciare la strada maestra in tal senso. Il problema potrebbe essere quello di una proprietà poco dinamica come quella degli Spanos.

Possibile bomba

E infine vi sgancio la bomba. Secondo me la vera sorpresa sarebbe Philadelphia. Se gli Eagles dovessero uscire con i Bucs si completerebbe un collasso di proporzioni epiche (ne parliamo più tardi nella preview) dettato  da un corto circuito fra coaching staff/management/giocatori che ha fatto cadere Philly in una spirale dalla quale non sembrano riprendersi (sostanzialmente i giocatori sono gli stessi dello scorso Superbowl perso e del 10-1 iniziale di questa stagione).
Ripeto, è solo un'ipotesi lontana, ma Philadelphia è la piazza più isterica a livello sportivo degli interi Stati Uniti e nella città dell'Amore Fraterno si è soliti agire di impulso senza dare troppe seconde o terze chance (chiedere a coach Pederson per conferma). Coach Nick Sirianni rischia quindi grosso in caso di eliminazione. E quale migliore soluzione di una squadra esperta, fortissima in tantissime posizioni, con un QB maturo e affermato come Jalen Hurts, in una Division e in una Conference non così difficili per uno come Belichick?


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