Miami, Tagovailoa ancora in commozione: c'è un problema

Il QB dei Dolphins ha lasciato il match contro Cincinnati dopo l'ennesima commozione celebrale. La seconda consecutiva

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

Il QB dei Dolphins ha lasciato il match contro Cincinnati dopo l'ennesima commozione celebrale. La seconda consecutiva

Thursday Night Football della Week #4, a Cincinnati arrivato gli imbattuti Miami Dolphins, 2&7 nel secondo quarto, la tasca dei Dolphins sembra reggere ma Tua Tagovailoa, QB dei Dolphins, prende troppo tempo per trovare un bersaglio e il DT dei Cincinnati Bengals Josh Tupou lo placca in fase di lancio collezionando il primo sack in carriera. Tua cade all'indietro in maniera pesante, sbatte la testa all'altezza della nuca che causa una commozione cerebrale.

È subito evidente che non si tratti di un colpo qualsiasi con il regista dei Dolphins che si contorce con le mani paralizzate in un gesto che lascia sgomenti i compagni di squadra, avversari e tutto il pubblico a casa e allo stadio. Passano tanti interminabili minuti prima che l'ex Alabama venga messo su una barella e portato in ospedale per i controlli con tutto il pubblico di Cincinnati che ne urla il nome a mo' di incoraggiamento

I Dolphins, in piena ascesa, si trovano così senza il loro quarterback e, nonostante una buona prova di un back up di lusso come Teddy Bridgewater, perdono con Cincinnati lasciando sul tavolo anche l'imbattibilità stagionale. Quello che preoccupa ora è, però, la salute di Tua. E qui approfondiamo un attimo il caso. Domenica scorsa, nel match vinto contro Buffalo, lo stesso regista aveva subito un sack ed era uscito per quello che, a vista di tutti, sembrava poter essere una commozione cerebrale (video sotto). A sorpresa di tutto lo stadio lo stesso quarterback era rientrato poco dopo, con l'infortunio che veniva catalogato come un infortunio alla schiena e non alla testa: Miami aveva poi vinto la partita ma, questa presunta anomalia in fase di diagnosi/rientro del giocatore, era comunque stata causa di preoccupazione sia per le condizioni del quarterback sia per come era stata gestita l'intera faccenda nella sideline dei Dolphins

Dichiarato abile e arruolabile per la partita contro Cincinnati solo due ore prima del match, Tua Tagovailoa stava giocando senza particolari problemi. Poi il colpo, il sack e l'infortunio che, nonostante lo stesso giocatore sia rientrato in Florida con la squadra, rischia di tenerlo a riposo per un po'. Se da un lato la preoccupazione principale è che il ragazzo non abbia particolari danni dall'altro, sportivamente, questo è un imprevisto che non ci voleva per dei Dolphins che erano partiti in pompa magna in questo 2022. Forti di una coppia di ricevitori letale come Waddle e Hill, Tagovailoa aveva trovato finalmente modo di esprimere le sue qualità: non un quarterback dal braccio spaziale o imponente fisicamente ma un regista in grado di far girare l'attacco senza problemi da game-manager di buon livello.

Ora Miami si ritrova con Bridgewater in cabina di regia. L'ex Louisville può essere considerato uno dei migliori back up dell'intera Lega: titolare per tanti anni in altre squadre, Bridgewater è esso stesso un game manager molto concreto e oramai piuttosto esperto. Non è detto che la stagione di Miami debba necessariamente naufragare dopo quanto successo ieri sera. D'altra parte proprio la cagionevole salute di Tua (dal famoso infortunio in un Alabama-Mississippi State lo stesso ha dimostrato una pericolosa fragilità fisica)  aveva spinto i Dolphins a cautelarsi, firmando quello che, come già detto, è una riserva di ottimo livello.

Il calendario dei Dolphins non è dei più complessi e probabilmente Tua avrà tutto il tempo di recuperare ma certo rimangono perplessità sul futuro a lungo termine di quello che, scelto con pick #5 del primo giro del draft 2020, doveva essere il futuro della franchigia per i prossimi quindici anni


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