LBA 2019/20: pagelle giocatori, top & flop (1ᵃ parte)

Giunta al termine l’analisi delle 17 squadre, è arrivato il momento di concentrarsi su quelli che sono stati i migliori ed i peggiori giocatori della stagione LBA 2019/20.

Scritto da Marco Tartini  | 

Giunta al termine l’analisi delle 17 squadre (Parte 1 & Parte 2), è arrivato il momento di concentrarsi su quelli che sono stati i migliori ed i peggiori giocatori della stagione LBA 2019/20.

VL Pesaro

TOP: Leonardo Totè (ITA, C)
Nel suo primo anno in Serie A, Totè si è contraddistinto come uno dei migliori nel suo ruolo, come testimoniato anche dalle sue formidabili statistiche: nelle tredici partite disputate, il veneto ha viaggiato a 10 punti, 6 rimbalzi e 1 stoppata di media. Leonardo si è inoltre guadagnato la convocazione in nazionale da parte di Meo Sacchetti, prima che un infortunio all’occhio compromettesse il suo esordio in maglia azzurra.

FLOP: Zach Thomas (USA, AG)                                                                                                                
Zach
sarebbe dovuto essere il punto di riferimento all’interno di una formazione tanto giovane, ma così non è stato: dopo un avvio di campionato tutto sommato positivo, ovviamente soltanto dal punto di vista personale, ha sofferto il cambio di allenatore, finendo al margine dalle rotazioni. Sotto la guida di coach Sacco, infatti, l’ex Aalstar è sceso in campo soltanto in sei occasioni, totalizzando 75 minuti.

Allianz Trieste

TOP: Juan Fernandez (ITA/ARG, P/G)
È stato ancora una volta Fernandez, con la sua esperienza e la sua garra, a guidare l’Allianz nei momenti più complicati. L’italo-argentino è stato protagonista fra le altre cose di uno dei più bei buzzer beater dell’anno, con il quale ha condannato la Dinamo Sassari alla sconfitta, seconda stagionale per mano dei giuliani.

FLOP: Arturs Strautins (ITA/LAT, AP)
In estate era stato l’oggetto del desiderio di molte squadre, Virtus Bologna e Trento su tutte. L’arrivo di DeQuan Jones ha, però, inevitabilmente sottratto minuti e responsabilità ad Arturs, che non ha proseguito quel percorso di crescita iniziato lo scorso anno, e che lo aveva portato ad essere uno dei giovani più interessanti del campionato.

OriOra Pistoia

TOP: Justin Johnson (USA, AG)
Si è trattato di un esordio da sogno in LBA anche per l’ala ex Cagliari, unica costante positiva per Pistoia. All’inizio di stagione è stato in particolar modo dominante, realizzando rispettivamente 17, 20, 15, 17 e 21 punti nelle prime cinque giornate.

FLOP: Zabian Dowdell (USA, P)
Dowdell
è stato uno dei giocatori che più ha faticato ad ambientarsi nel club toscano, anche nel momento in cui la squadra ha iniziato a trovare i suoi equilibri. Ha dimostrato in particolare una scarsa efficienza da oltre l’arco, come testimoniato dai soli 49 tentativi complessivi, convertiti per il 20%. Poco prima dello stop del campionato la società lo aveva infatti tagliato per lasciare il posto a Randy Culpepper.

Virtus Roma

TOP: Amar Alibegovic (ITA/BIH, AG)
Una delle poche note positive per Roma è stata la crescita esponenziale di Amar, altro rookie capace di far bene fin da subito. L’italo-bosniaco non ha assolutamente sofferto il passaggio di categoria, imponendosi anzi come una delle migliori ali forti della massime serie. Alibegovic ha stupito non solo per i suoi ottimi numeri (11+7 a serata), ma anche per i grandi miglioramenti nel tiro dalla lunga distanza: ha concluso la stagione con un discreto 38%, tentando due triple a partita.

FLOP: Jerome Dyson (USA, P/G)
Dyson
formava assieme a Davon Jefferson una delle coppie più talentuose del campionato, perno dell’attacco virtussino. Dopo un inizio più che incoraggiante, però, i problemi fisici del playmaker ne hanno ridotto la pericolosità e l’efficienza, tanto da convincere la dirigenza capitolina a cedere Jerome alla Fortitudo, al termine di una travagliata trattativa.

Treviso Basket

TOP: Isaac Fotu (NZL/GBR, C)
Un eccellente mercato estivo ha portato in terra trevigiana due talenti cristallini del calibro di Nikolic e Fotu, innesti di lusso soprattutto per una neopromossa. Il secondo ha in particolar modo colpito, guadagnandosi un posto nella lista dei migliori centri della LBA. Fatta eccezione per il periodo post infortunio, Isaac ha sempre dato man forte alla sua squadra, che sul neozelandese ha basato molto del suo gioco.

FLOP: Charles Cooke III (USA, G/AP)
Il rovescio della medaglia è dato dall’acquisto di Charles Cooke, giunto in Veneto come sostituto di Elston Turner Jr. Fatto salvo di qualche buona apparizione, lo statunitense non è mai riuscito a rendere ad alti livelli, e questo ha spinto la dirigenza biancoblù a rilasciarlo.

Pallacanestro Reggiana

TOP: Simone Fontecchio (ITA, AP)
Un periodo difficile all’Olimpia aveva ridotto notevolmente le aspettative e la fiducia nei confronti di questo ragazzo, che lontano dalla pressione e dai riflettori milanesi ha saputo tirar fuori il meglio di sé. Questa pausa, tuttavia, ha interrotto il suo momento di grande crescita: nelle ultime partite stava giocando la sua pallacanestro migliore, realizzando 17 punti di media.

FLOP: Leonardo Candi (ITA, P)
C’era grande curiosità nel vedere il terzo anno di Candi in maglia reggiana, quello della definitiva consacrazione (poi mancata). Leonardo, però, non è stato all’altezza delle aspettative, alternando molti alti e bassi. Ci auguriamo che nella prossima stagione possa compiere quel passo decisivo che gli permetterebbe di diventare uno dei profili più interessanti nel suo ruolo.

Pallacanestro Cantù

TOP: Kevarrius Hayes (USA, C)
Arrivato a Cantù in sordina, lo statunitense ha conquistato i tifosi grazie al suo impatto immediato nel sistema di Pancotto. Distintosi subito come gran rimbalzista e stoppatore, Kevarrius ha chiuso quattro delle prime sei gare stagionali con oltre 20 di valutazione, rivelandosi fondamentale nelle vittorie contro Brindisi, Trento e Cremona.

FLOP: Jeremiah Wilson (POR/USA, AG)
Anche il percorso di Wilson è stato a due facce: ad un inizio molto positivo, è seguito un periodo di gran calo, coinciso con l’arrivo in Brianza di Joe Ragland. Jeremiah è stato l’unico canturino a non giovare dell’arrivo del playmaker statunitense, che ha invece fatto fare il salto di qualità a Burnell e Clark.

Pallacanestro Varese

TOP: Jeremy Simmons (USA, C)
Reduce da una buona stagione in Serie A2, Simmons arrivava in Lombardia come la scommessa dell’estate, con il difficilissimo compito di non far rimpiangere Tyler Cain. Detta scommessa è stata sicuramente vinta dalla dirigenza biancorossa, visto il solido e costante apporto che Jeremy ha saputo dare alla causa varesina. Ha guidato per tutta il corso dell’anno la classifica dei rimbalzi grazie ai suoi 9.3 di media, ai quali ha aggiunto anche 11 punti.

FLOP: L.J. Peak (USA, G/AP)
L.J. è stato probabilmente la più grande delusione del mercato, che ha lasciato il segno soltanto in pochissime partite. Dopo un buon anno a Pistoia ci si aspettava molto di più, che a metà stagione è stato inevitabilmente ceduto.

Aquila Trento

TOP: Alessandro Gentile (ITA, AP)
Ritrovatosi senza squadra al termine dell’estate, Ale ha deciso di trasferirsi in quel di Trento, scelta rivelatasi poi vincente. Con la canotta dell’Aquila, Gentile ha disputato un’ottima stagione, conclusa a 15 punti, 4.5 rimbalzi e 3 assist ad allacciata di scarpe.

FLOP: George King (USA, G/AP)
È stata la più grande scommessa del mercato estivo trentino, rivelatasi una delusione per colpa non esclusivamente sua. L’arrivo a stagione in corso di Gentile non ha infatti aiutato King, che dopo un inizio incoraggiante ha visto il suo minutaggio diminuire progressivamente. A metà gennaio è arrivata la notizia del definitivo trasferimento al Zielona Gora.

Appuntamento a domani, sempre alle 17:00, per la seconda parte


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