Virtus Bologna, analisi del fallimento europeo 2020/21

Le Vu-Nere salutano amaramente Eurocup e chance di accedere alla massima competizione proprio nell'anno in cui sembrava non avessero rivali.

Scritto da Giacomo Albazzi  | 
Ciamillo-Castoria

Le Vu-Nere salutano amaramente Eurocup e chance di accedere alla massima competizione proprio nell'anno in cui sembrava non avessero rivali.

Tutta una stagione, tutto il progetto della Virtus Bologna si è deciso ieri in 40' e sono stati fatali per la compagine del patron Zanetti che, da condottiero vero, anche nel momento più buio ha cercato di tenere alto un morale affranto del popolo virtussino: “Sono un uomo di sport, loro hanno giocato meglio ed è giusto così. L’Eurolega si fa aspettare? Vabbè, ci arriveremo un’altra volta. Ora pensiamo ai playoff, anche delle ragazze, ci tengo molto a loro

Belle parole ma questa eliminazione è una coltellata non solo alla pancia della Segafredo ma anche alla pallacanestro italiana all'Europa che conta. Andiamo ad analizzare la sciagurata serata di ieri con anche ipotesi sul futuro adesso meno roseo delle V-Nere.

Gara 3, un numero: 107 

È solo l'inizio dei 40 minuti, ma la tensione è già alle stelle, la pallacanestro messa in campo è molto fisica e le due squadre si vede che sono pronte a dare tutto per raggiungere l'obiettivo.
I padroni di casa iniziano sopra 15-9 e guidano per quasi tutto il primo tempo grazie a buoni ribaltamenti e grandi letture della difesa dell'Unics, ma Kazan, nonostante gli errori nel pitturato, ricuce il margine confermandosi specialista del tiro da 3 punti (5/8).
La seconda frazione è equilibrata, le due compagini sono sempre punto a punto, i bianconeri giocano bene in attacco, dove sono guidati da Milos Teodosic e da Marco Belinelli, mentre Kazan si affida ad un John Brown capocannoniere.
I padroni di casi a tratti dominano difensivamente ma le palle perse e i tiri liberi lasciati permettono ai Russi di restare a galla.

Nella ripresa arriva prima un parziale spezza gambe da parte degli ospiti (15-4), come in gara 2, guidati da un John Brown incredibilmente in serata dopo il KO di Morgan, ma la Virtus cerca in qualche modo di reagire con i canestri di Teodosic e di Josh Adams, sebbene i tanti liberi buttati continuino ad essere la spina nel fianco dei ragazzi di coach Sasha Djordjevic.
Josh Adams, scongelato dalla panchina, è il protagonista inaspettato del mini-controparziale delle V-Nere, ma sotto canestro si inizia a soffrire la mancanza di Tessitori (sopratutto con un Gamble completamente in serata no).
Kazan si presenta a dieci minuti dalla fine sul +6 e con tutta l'inerzia del mondo dalla loro parte.
Difatti è questo il quarto decisivo, Kazan si traveste da “Virtus di G2” percependo insicurezza negli avversari: esegue con calma, non sbaglia nessun tiro fondamentale e poi, perché c'è sempre un pizzico di fortuna, il tiro che sigla la vittoria di Kazan lo mette a segno Isaiah Canaan a 50" dalla fine con una tripla disperata da 9 metri al termine di 24", dopo una delle poche difese vere dei bianconeri, per il 92-99. Game Over.

La Virtus Bologna nell'Eurocup 2020/21 ha concesso una media di 75 punti...ne ha subiti 107 nella gara più importante dell'anno. Stop. C'è poco da recriminare ai top player, il duo Milos-Beli ha combinato per 50 punti che è le media della serie come d'altronde le percentuali dal campo (38% da 3 e 49% da 2).

In Gara2 Kazan si era sciolta dopo aver toccato il +18 e la Virtus colse l'attimo per rimontare, ieri sera i ruoli si sono invariati con i russi cinici al momento giusto a punire le insicurezze dei padroni di casa. Quell'insicurezza fatale in G2 che portò il fallo di Pajola su Smith sul 75-75.

Fallimento ❌

Come sappiamo la stagione della Virtus aveva un obiettivo: andare in Eurolega.
L'obiettivo è sfumato e chiaramente l'amarezza è tanta, non solo per come è arrivata questa eliminazione e per l'orgoglio dei tifosi bianconeri, ma anche per il progresso di tutto il basket italiano.
Bologna ha fatto un cammino perfetto fino alle Top 16 (16/16) e arrivata ai playoff da prima testa di serie ha trovato dopo Badalona la squadra nettamente più in forma della competizione nonché la 2^ favorita alla conquista del titolo. Il tutto quando il Monaco, seconda nel girone virtussino, è arrivata in finale.

Si è persa una occasione, sia per riportare in alto Bologna che per riportare sul palcoscenico più prestigioso la pallacanestro italiana. Due squadre italiane in Eurolega non si vedono dalla stagione 2014/15 quando si erano qualificate Milano e Sassari con quest'ultimi, da campioni d'Italia, demoliti da chiunque. L'ipotetica qualificazione di quest'anno della Virtus avrebbe rinvigorito l'ambiente e mandato un forte messaggio a quel Jordi Bertomeu e al suo progetto di “Lega Privata” che inizia a fa indispettire molti.

Se ve lo state chiedendo questo è lo schieramento della prossima Eurolega

E adesso 😨?

Ora per la Virtus bisogna guardare avanti, pensare ai playoff di Serie A e poi a fine anno tirare le somme a mente fredda, ma pur sempre alla luce di quanto fatto durante l'arco della stagione.
La squadra sarà relegata ad un altro anno in Eurocup dove dovrà vedersela con Valencia e Khimki col coltello fra i denti dopo questa stagione quindi nuovi ostacoli. 

Il dubbio che sta attanagliando il popolo virtussino è sui top players: Teodosic si fa un altro anno di Eurocup? Djordjevic al 99,9% non tornerà sulla panchina ma su chi puntare senza Eurolega? Che tipo di mercato sarà contando che non c'è la carta Eurolega da giocarsi con giocatori tipo Nikola Kalinic che NON vuole giocare in Eurocup? Marco Belinelli è il punto fermo ma serve costruirgli attorno un supporting cast di livello.

Last Call: scudetto

Basket City sta vivendo un momento difficile: la Fortitudo è in lotta per salvarsi oltre a problemi societari/economici, la Virtus ha fallito il SUO obiettivo più importante e in una piazza passionale come Bologna gli sbalzi d'umore si tendono a sentire nell'ambiente: c'è chi invoca subito l'esonero di Djordjevic, al suo ennesimo fallimento da allenatore, chi punta il dito contro i giocatori, chi contro la società accusata di fingere di essere la “Famiglia del Mulino Bianco" quando all'interno non c'è serenità…e via dicendo.

Il patron Zanetti giustamente ha ricordato che c'è ancora un campionato da finire e che la sua squadra è tra le contendenti. Vero. Già sabato è di scena al Forum di Assago contro l'Olimpia Milano che, a meno di drammi brindisini, potrebbe essere la sua avversaria ancora in una Semifinale, l'occasione giusta per poter riscattare una stagione fino ad oggi esaltante ma priva di gioie (Supercoppa, Coppa Italia ed Eurocup) malgrado i proclami ad inizio anno.


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