Emergenza COVID-19 anche in NBA, possibilità porte chiuse?

L'emergenza del Coronavirus si sta espandendo anche negli Stati Uniti con l'NBA che ha voluto mandare un memo alle franchigie con un avvertimento.

Scritto da FMB  | 

L'emergenza del Coronavirus si sta espandendo anche negli Stati Uniti con l'NBA che ha voluto mandare un memo alle franchigie con un avvertimento.

Come sapete in Italia l'emergenza del Coronavirus ha costretto la LegaBasket a prendere provvedimenti rigidi come lo svolgimento di tutte le partite del mese di marzo a porte chiuse (forse si riapriranno il 3 aprile, ndr), un provvedimento che alla lunga rischia di rovinare molte società che del profitto del botteghino ne fanno parte vitale.

La Basketball Africa League doveva aprire i battenti settimana prossima, il 13 marzo, ma è stato tutto posticipato a data da destianrsi,

In NBA oggi non c'è questo rischio ma la Lega ha voluto ricordare alle franchigie che l'emergenza c'è e che non si esclude nulla; Shams Charamia di "The Athletic" ha riportato che le 30 franchigie hanno ricevuto promemoria dove le si avverte a prepararsi alla possibilità di giocare senza i fan proprio per via di questa delicata situazione.

L'NBA ha anche chiesto alle squadre di identificare lo "staff essenziale" qualora avessero bisogno di giocare senza i fan presenti.

Marc Stein del "New York Post" ha aggiunto che la Lega ha informato le franchigie che potrebbe iniziare a svolgere "controlli di temperatura" sul personale sia della stessa lega e della squadra se la situazione peggiorasse.

Lunedì la Lega ha suggerito ai giocatori alcune precauzioni tipo evitare dare il cinque ma il "Fist Bump" (pugno), evitare il contatto con i tifosi e non di non firmare oggetti di questi

LeBron James (35 anni) è stato interpellato in merito a questa possibilità di porte chiuse e ha riposto così:

Impossibile. Non giocherei. Io gioco per i tifosi, per i miei compagni e per il pubblico. Con l'arena vuota non gioco. Possono fare quello che vogliono


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