NFL Tuesday 19: Recap Week #11 (2019)

Siamo alla Week #11 con New England che si prende una piccola rivincita su Phila, tornano alla vittoria Dallas e Kansas City, il Lamar Jackson Show va avanti!

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

Siamo alla Week #11 con New England che si prende una piccola rivincita su Phila, tornano alla vittoria Dallas e Kansas City, il Lamar Jackson Show va avanti!

NFL WEEK #11 2019

Apertasi con la rissa finale fra Browns e Steelers nell'anticipo del giovedì la giornata NFL non ha riservato tutto sommato grosse sorprese. Proprio nella stessa Division di Cleveland e Pittsburgh, i Ravens sono passati a Houston con l'ennesima prova convincente di tutta la squadra. Il 41-7 finale racconta di una partita a senso unico in cui i texani sono stati letteralmente brutalizzati dalla difesa neroviola e non sono riusciti a frenare l'ennesima magica performance di Lamar Jackson che, alla faccia dei critici, si è anche permesso di lanciare quattro touchdown. Baltimore rimane in scia di New England che è passata a Philadelphia. Se Ravens e Patriots sembrano le favorite per i seed #1 e #2 in AFC, chi cerca di tenere il passo sono Bills e Chiefs.

Buffalo scaccia via i fantasmi della sconfitta con i Browns (con tanto di field goal del pareggio fallito a tempo scaduto) andando vincere a Miami in casa di quei Dolphins che, abbandonato il sogno di una perfect season al contrario, sembravano essersi rianimanti nelle ultime domeniche.
Josh Allen, QB dei Bills, sta giocando una solida stagione lontana dai riflettori e Buffalo, con 7-3 di record, è saldamente in possesso della prima wildcard. Kansas City si scrolla di dosso invece l'incredibile sconfitta con i Titans battendo, a Città del Messico, i Chargers (Rivers autore di 4 INT) e tenendo a distanza i Raiders (3 W di fila contro i Bengals). 

In NFC le leader divisionali vincono tutte confermandosi in vetta ai rispettivi gironi. I Niners sudano freddo contro i Cardinals e al Levi's Stadium han bisogno di una super prestazione di Jimmy Garoppolo per superare Arizona che riesce a mettere alla corda la celebrata difesa di San Francisco per tutta la partita. La W è di capitale importanza perchè, al di là del tenere i red&gold in vetta alla NFC, consente di affrontare le ultime sei  terribili partite (Ravens, Packers, Seahakws, Rams e Saints, oltre ai Falcons) con maggiore tranquillità. 
 
Se i Saints passeggiano in Florida contro i Buccaneers e i Packers godono di una settimana di bye, sono i Cowboys ad avere qualche grattacapo a Detroit. Privi del loro leader e QB Matthew Stafford, i Lions giocano una partita gagliarda in attacco tenendo viva la partita più a lungo di quanto previsto alla fine della quale però Prescott&Co riescono però ad uscire vincitori.
Menzione finale per i brividi provati in Minnesota: i lanciatissimo Vikings vanno incredibilmente sotto a domicilio con i Broncos. Denver imbottiglia l'attacco dei viola mette sul tabellone quei venti punti che, a metà partita, sono la più grossa sorpresa di giornata. Nella seconda metà di partita Minnesota, Kirk Cousins si sveglia dal letargo, mette in moto l'attacco e i Vikings la scampano nel finale

 

PROTAGONISTI

Jonathan Williams (RB, Indianapolis Colts): Marlon Mack si fa male ad una mano? No problem ci pensa Williams a cantare e portare la croce per l'attacco dei Colts. Il RB da Arkansas timbra 116 yards su appena 13 portate e aiuta Indianapolis a rimanere in vita nella lotta per un posto playoff nella W contro i Jaguars
 
Josh Allen (QB, Buffalo Bills):  Come detto sopra Allen sta giocando una stagione di livello e a Miami conferma la sua buona verve piantando un 21 su 33 per 256 yards, 3 touchdown e l'ennesimo (il settimo) td su corsa. Se i Bills sono dove sono non è solo grazie alla loro celebrata difesa.
 
Michael Gallup (WR, Dallas Cowboys): Ok che gli avversari di turno non erano proprio i Bears dell'85, ma Gallup gioca comunque la partita della vita nella W dei Boys a Detroits. 9 ricezioni per 148 yards e un pomeriggio di assoluta gloria per il prodotto di Colorado State

 

LA PARTITA

Philadelphia Eagles - New England Patriots 10-17

La faccia del #12 diceva già tutto in conferenza stampa. Con i suoi Patriots appena scampati dal Lincoln Financial Field di Philadelphia con una W pesantissima, il pensiero di Tom Brady era alla scialba prestazione dell'attacco. Impantanati nelle maglie della difesa degli Eagles, i Patriots han faticato tantissimo nel venire a capo di questa partita risolta, alla fine, dalla solita mostruosa prestazione della difesa e da un trick play ben congegnato. Ad inizio quarto quarto, sul punteggio di 10-10 e con palla in redzone avversaria, Brady lanciava un "lateral" a Julian Edelman che, ricordandosi dei tempi in cui era QB a Kent State, trovava Dorsett per il 17-10 che avrebbe poi retto fino alle fine.
Fino a quel momento New England si era dovuta accontentare di tre field goal di Nick Folk calciati da breve distanza, segno delle grosse difficoltà di Brady in redzone. La partita si era subito messa bene per Philadelphia: Carson Wentz aveva guidato due buoni drive culminati con la ricezione in endzone di XX e un field goal di Elliott per il 10-0 iniziale che aveva fatto ben sperare i padroni di casa. A confortare i tifosi anche le difficoltà dei Patriots in fase offensiva. Poi il reparto "arretrato" di New England ha chiuso la porta, i drive degli Eagles sono stati una serie inesorabile di punt fino alla sconfitta finale che permette a Bill Belichick di "vendicarsi" del Superbowl perso due anni fa.
Per Philadelphia arriva l'ennesima sconfitta di una stagione a dir poco enigmatica. Ok gli infortuni (come mancano i WR DeSean Jackson e Alshon Jeffrey) ma ai biancoverdi sembra mancare il mordente e la grinta delle stagioni precedenti. E qualcuno comincia a rimpiangere i tempi di Nick Foles.

 

 


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