Round Olimpia: brutta, sofferta, tesa...ma sempre vittoria!

L'Olimpia Milano sfata il tabù Monaco e lo fa con un overtime ed un finale mozzafiatante, non la partita che ci si immaginava ma il referto è rosa.

Scritto da FMB  | 

Giulio Ciamillo / Ciamillo-Castoria

L'Olimpia Milano sfata il tabù Monaco e lo fa con un overtime ed un finale mozzafiatante, non la partita che ci si immaginava ma il referto è rosa.

Belli i tempi del video commento su Instagram nel tunnel della metro di Assago, tra pandemia e nuovi protocolli chi lo sa se quel format tornerà ma intanto colmiamo il vuoto con questa rubrica, Round Olimpia, dove commenterò ogni singola partita di Milano in questa Eurolega 2020/21.

Esordio di quelli che ti lasciano il segno, se tifate anche Milan questa 48 ore tra 24 rigori ed un Overtime con finale in volata di certo le avete sentite tutte, minuto per minuto, rigore dopo rigore, Milano ce l'ha fatta ad espugnare Monaco e questo era quello che contava.

PROBLEMI

Coach Andrea Trinchieri non va mai sottovalutato e ancora una volta ha dimostrato il suo eccelso valore, il Bayern Monaco è si stato creato con gli scarti del mercato ma se in panchina c'è un coach d'elitè, e i giocatori lo seguono, si fa dura per tutte e Milano ha testato per prima quanto possono essere ostici questi tedeschi; Wade Baldwin è stato una spina nel fianco per Milano (a dimostrazione che col giusto allenatore questo ragazzo può fare danni), Shields non è mai riuscito ad arginarlo una volta, ma soprattutto l'ex Reggio Emilia Jalen Reynolds (14+11 rimbalzi) è stato un incubo!
Milano non è mai riuscita a controllare i tabelloni malgrado il solito stoico Kyle Hines, il dominio di Reynolds ha agevolato il compito dell'attacco bavarese conscio che su qualunque tiro preso c'era una forte chance di riavere il possesso, dicasi 14 rimbalzi offensivi (9 di Reynolds) e tanti punti su seconda occasione.

Se la difesa non ti garantisce la solita sicurezza spetta all'attacco tenere a galla la squadra e ieri sera all'Audi Dome quello di Milano è stato un po' troppo "machiavellico"; troppe azioni iniziata senza una costruzione con forzature dei singoli agli ultimi secondi, la ricerca di un extra-pass che spesso ha portato a palle perse o isolamenti forzati non necessari che complicavano lo svolgimento dell'azione, la sanguinosa palla persa di Datome a 34" dalla fine del supplementare sul +1 (77-78) è stato l'esempio lampante.

SIAMO QUI PER QUESTO

Malcolm Delaney, 17 punti, 6 consecutivi nell'overtime, Kyle Hines onnipresente nei possessi cruciali. Nel momento di massima pressione i due USA hanno fatto quello che coach Messina si aspetta da loro, un passo avanti.

L'azione che ha portato al tiro di Shavon Shields ha messo in luce la lucidità di Delaney che 1-Vs-1 contro Reynolds ha preferito scaricare all'ultimo per Shields (bravo a catturare una palla non semplice) senza forzare, poi quella tripla la devi anche mettere e il danese ha battuto il proverbiale "colpo del campione" in un match dove ha tirato poco male (3/8 dal campo) ma quando serviva l'ha messa.

Infine Gigi Datome, partita insufficiente la sua però mette la mano su quel rimbalzo all'ultimo tiro di Baldwin impedendo all'incubo Reynolds di catturare l'ennesimo rimbalzo offensivo.

COMMENTO

Non è stata una bella Olimpia, non è stata l'Olimpia grintosa ed aggressiva in difesa e in attacco troppo macchinosa, le assenze degli infortunati Kevin Punter e Vlado Micov si sono fatte sentire (Roll qualche fiammata nel 1° quarto, Moraschini un lapo)...ma vittorie così sono quelle che rendono più forte l'identità di squadra nuova; giochi male contro un avversario che sulla carta dovevi battere bene, non riesci mai a scappare via, commetti tanti errori banali, rischi la sconfitta ma poi te ne torni a casa col referto che conta.
Sicuramente coach Ettore Messina non sarà stato entusiasta della prestazione tecnico/tattica dei suoi, specie in fase difensiva, però ha un gruppo che ha mentalità e vincere gare "sporche" come queste sono un forte segnale per lui, per la squadre e per le avversarie.

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