Paul Eboua si dichiara al Draft 2020, profilo ed opzioni

Paul Eboua si è da poco reso eleggibile per l’NBA Draft 2020 con buone chance di strappare la chiamata, andiamo ad analizzare il suo gioco e le opzioni che potrebbero presentarsi.

Scritto da Marco Tartini  | 

VL Pesaro

Paul Eboua si è da poco reso eleggibile per l’NBA Draft 2020 con buone chance di strappare la chiamata, andiamo ad analizzare il suo gioco e le opzioni che potrebbero presentarsi.

Paul è classe 2000, formazione italiana grazie alla sua militanza presso la Stella Azzurra quindi eleggibile per vestire l'uniforme azzurra (equiparazione alla Biligha e Abass per intenderci) quando deciderà di scegliere la nazionalità.

Serie B con Stella Azzura Roma poi prestito agli Sharks Roseto (A2) nella stagione 2018/19 con i quali ha subito impressionato viaggiando a 6 punti e 4 rimbalzi in 15’ di utilizzo, l’estate scorsa ecco il grande salto in A1 con i colori della Vuelle Pesaro in un progetto incentrato sui giovani.

Nonostante il progetto marchigiano si stato un buco dell'acqua Paul è comunque riuscito a brillare e a soddisfare le aspettative attirando l’attenzione di parecchi scout internazionali. Anche nella massima serie è ha registrato buoni numeri (7+5 a partita con Season-High di 20 punti) crescendo e ritagliandosi spazio col passare della stagione, soprattutto sotto la gestione di coach Giancarlo Sacco.

In settimana, dopo aver firmato con una nuova agenzia (BDA Sports Management), ha risolto il contratto con la VL tornando momentaneamente alla Stella Azzurra in vista del suo prossimo passo, la dichiarazione NBA Draft.

Nella serata di ieri si è ufficialmente reso eleggibile e per coloro che non l'hanno visto in azione quest'anno o che non sanno molto di lui abbiamo preparato un'analisi dei PRO e dei CONTRO del suo gioco.

PRO

Fisicamente ha pochissimi eguali non solo in Italia e questo gli consente di coprire più ruoli ed essere efficace su ambedue i lati del campo. Eboua nasce come ala piccola ma in questa stagione è stato spesso schierato anche come ala grande o addirittura centro, con risultati poitivi. Pure contro avversari più alti l’ex Roseto è riuscito a farsi sentire all’interno del pitturato e catturando parecchi rimbalzi (due doppie-doppie in stagione, ndr). Sa come attaccare il ferro dal palleggio, buon arsenale nel pitturato esaltato dalla sua verticoalità.

CONTRO

Premettiamo che molti degli errori da lui commessi nel corso della stagione sono stati frutto della sua inesperienza. Il nativo di Yaoundé ha manifestato difficoltà a mantenere un rendimento costante oltre che dei fondamentali offensivi migliorabili in particolare al tiro da fuori dal momento che né la fluidità del movimento né le percentuali di quest’anno sono state eccezionali: Paul ha tirato con il 26% da oltre l’arco e con un misero 63% dalla lunetta, palleggio-arresto-tiro c'è, va raffinato, il problema è quando deve eseguire un tiro piazzato.
Aspetto molto importante è la lettura del gioco e selezioni di tiro dove Paul è abbastanza carete complice anche una tarda iniziazione al gioco.

Si ringraziano Piergiorgio Corno & Diego Vennarini per il contributo.

OPZIONI PER IL FUTURO

Secondo la maggior parte dei Mock Draft l'ex Roseto potrebbe esser scelto al termine del secondo giro (DraftNet lo mette alla #59) che potrebbe voler dire un anno a girovagare per la G-League il che sarebbe uno spreco per le potenzialità e la crescita cestitica di Paul.

Eboua ha le carte in regola per strappare la chiamata al Draft 2020 e strapparla decidendo di rimanere a giocare in Europa sarebbe ancor meglio; sapere di essere nel mondo NBA con l'opportunità di mostrare miglioramenti e crescita ad alto livello europeo, l'ideale è il protocollare contratto di un anno con NBA Escape.

Dove? Perché non la Dinamo Sassari di Gianmarco Pozzecco? Il gioco del Poz è ideale per Eboua inoltre  Sassari è una contender affermata sia in Italia che in Europa (Champions League) quindi anche esperienza europea.
Un'altra squadra che esprime un gioco dinamico e bello da vedere è la Happy Casa Brindisi di coach Frank Vitucci tra i migliori allenatori nello sviluppo dei giovani, una Brindisi che quest'anno ha pure partecipato all'EuroCup.
Milano? Qui si farebbe un discorso diverso, Milano se deve prendere un giovane di belle speranze non va con "One-And-Done" ma ci investe per il futuro, ragionevole l'ipotesi di firma un 1*+1 (sempre con NBA Escape*), fa la prima stagione (magari in prestito) e se non dovesse sbarcare tra i PRO giocherebbe la stagione successiva con la compagine meneghina con l'opportunità Eurolega e spazio.

Paul è stato bravo a mettersi sulla mappa e questo gli consentirà di avere diverse opzioni su tavolo quando si avrà un quadro della situazione più chiaro, non ci resta che aspettare ed augurargli il meglio.
 


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