La follia Garrett-Rudolph, la situazione una settimana dopo

Giovedì scorso andava in scena a Cleveland una della pagine più folli degli ultimi anni NFL con Myles Garett che colpiva con l'elmetto il QB degli Steelers, ecco cla situazione dopo 7 giorni.

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

Niente da fare. La disperata difesa di Myles Garrett non ha sortito effetto e, anche nel “processo” d’appello, la NFL ha confermato la squalifica per il poderoso D-End dei Cleveland Browns. Uno sconto è arrivato invece per Maurkice Pouncey, C dei Pittsburgh Steelers (riduzione da tre a due giornate) mentre la Ogunjobi, altro DE dei Browns, ha visto confermata la squalifica a suo carico (una partita).

La sentenza di ieri è stato l’ultimo capitolo di un fattaccio che ha caratterizzato la giornata scorsa in NFL. Inutile narrare nuovamente la dinamica dell’azione che è stata oggetto di analisi di tutti i tipi nei media americani per il grande clamore sollevato.

Chiariamo immediatamente un fatto: Garrett meritava quella squalifica e bene ha fatto la NFL ad andarci giù pesante con l’ex Texas Tech. L’aver colpito con un casco la testa del QB degli Steelers, Mason Rudolph, è un gesto che, oltrechè violento e pericolosissimo, è mediaticamente poco digeribile per una NFL che festeggia quest’anno il centenario di vita e che avrebbe sicuramente voluto evitare di finire in un pantano del genere.

Se ho qualche dubbio sulla squalifica di Ogunjobi, resto veramente perplesso per la riduzione delle giornate a Pouncey e per il via libera dato a Rudolph.
La meccanica dell’azione vede si Garrett placcare duramente Rudolph ma è altrettanto vero che, a quel punto, per diversi secondi è lo stesso Rudolph ad aggrapparsi al casco di Garrett (tentando di rimuoverlo) ed è lo stesso ex Oklahoma State ad insultare e provocare il difensore dei Browns quando questi era trattenuto e portato lontano da due uomini di linea degli Steelers (buttando la benzina sul fuoco che ha portato allo “sbrocco” di Garrett che, a scanso di equivoci, ritengo comunque inaccettabile).

Lo stesso Pouncey poi prende a calci in testa lo stesso Garrett a terra (dopo il fattaccio con il casco) ed è assurdo pensare ad una punizione che vada sotto le quattro/cinque giornate per il focoso centro in giallonero. Ok che difendere il proprio QB ad ogni costo è il Vangelo di ogni lineman offensivo ma anche l’immagine e il gesto di Pouncey avrebbero meritato una pena più severa.

Diciamocelo chiaramente, gli Steelers hanno un’altra tradizione e un altro peso all’interno della Lega rispetto ai Browns e la famiglia Rooney è una delle più antiche e rispettate dell’intera NFL. Non entro in un discorso complottistico ma è evidente che, tutto considerato, la Lega ci sia andata molto leggera con i due Steelers. 

In questa ottica rientra la conferenza stampa di tre giorni fa di Rudolph che, sinceramente (?) dispiaciuto, chiedeva scusa per il suo comportamento (di provocatore, ndF) augurandosi di non ricadere in certe situazioni. Come se fosse qualcosa di preparato per obliterare la decisione della NFL di limitarsi ad una multa nei suoi confronti.

Cleveland perde così un pezzo da 90 della sua difesa (e una delle voci più rispettate all’interno dello spogliatoio) proprio nel momento in cui proprio i Browns venivano da due W di fila (con una possibile terza in arrivo contro Miami domenica prossima), festeggiavano l’aver battuto Steelers e Ravens nello stesso anno per la prima volta dal 1999 e intravedevano, tramite un filotto di W, la possibilità di arrivare ai playoff. Roba da Browns, mi verrebbe da dire.

Gli Steelers limitano fortemente i danni e si trovano sicuramente in una posizione di vantaggio rispetto ai rivali divisionali in attesa dell’attesissimo rematch fra due settimane. 


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