Lakers vi serve J.R Smith anche perché Danny Green....

Uno spot libero a roster, due guardie prese in esame ad inizio settimana e quella titolare che fatica a trovare la sua dimensione, i Lakers necessitano una mano fuori dal perimetro.

Scritto da FMB  | 

Mark J. Terrill / AP Photo

Uno spot libero a roster, due guardie prese in esame ad inizio settimana e quella titolare che fatica a trovare la sua dimensione, i Los Angeles Lakers necessitano una mano fuori dal perimetro.

Col successo di stanotte contro i 76ers i Lakers hanno strappato il 9° referto rosa nelle ultime 10 partite, sono sempre al 1° posto ad Ovest con 5.5 gare di vantaggio proprio su quello spauracchio che risponde al nome di LA Clippers, dei Clippers che adesso al completo stanno iniziando ad avere continuità di risultati mostrando una grande solidità di squadra inoltre i nuovi arrivati (Morris e Jackson) stanno dando un sensibiel contributo.

I Lakers hanno aggiunto l'altro Morris, motivato proprio dalla presenza del fratello, e hanno un posto libero a roster dopo aver rilasciato Troy Daniels (28 anni) domenica notte, ad inizio settimana hanno provato Dion Waiters (28 anni) e J.R Smith (34 anni) proprio per riempire quello slot libero comunicando di non avere fretta.
Se l'aggiunta di Morris si può legegre come stimolo al rebus Kyle Kuzma (24 anni) questi provini servono per aggiungere pià che uno stimolo un'alternativa ad un Danny Green (32 anni) che da inizio stagione sta faticando a trovare il suo ritmo in questi Lakers, un Danny Green che sarà fondamentale in Post-Season soprattutto in un'ipotetica serie contro i cugini.

Il giorno in cui Kawhi Leonard (28 anni) comunicò al mondo la sua decisione di approdare ai CLippers Green fu il primo acquisto dei Giallo-Viola, un signor "3-And-D" che a LeBron James (35 anni) è sempre mancato, un giocatore ordinato che fa il suo e che in certe serate è il classico "Money In The Bank" dietro l'arco, però quets'anno fatica.

Diamo subito un'occhiata ai numeri tra l'anno scorso ai Raptors e quest'anno ai Lakers

STATS Raptors Lakers
Punti 10.3 8.4
FG% 46.5% 42.3%
3 Punti 2.5/5.4 1.9-5.0
3P% 45.5% 37.8%

Non è che sia disatroso, in carriera viaggia ad 8.9 punti di media quindi non stiamo parlando di un giocatore dannoso inoltre coach Frank Vogel lo ha elogiato più volte per la sua intelligenza in fase difesiva, però quel dato evidenziato in fucsia non è da sottovaluatre.

Lo stesso Green in una recente intervista rilasciata a Melissa Rohin (Sport Illustrated) ha confermato che non sta dando il contributo che si aspetta:

In questa stagione non sono lo specialista che dovrei essere, sto miglioando e sto perfezionando il mio gioco ma nulla in questa lega è facile da fare specialmente quando le persone sanno in cosa sei bravo. Cercano di limitarti e di spegnere il tuo gioco.

Lo diciamo da inzio anno, i Lakers hanno bisogno del tiro perimetrale perché sempre nell'ottica di affronatre i cugini sarà un'arma fondamentale. Green è l'unico specialista che hanno oggi a roster, ci sono poi tanti giocatori che hanno il tiro da 3 nel loro arsenale (Bradley, Caldwell-Pope, Kuzma, LeBron, Davis, Caruso) però serve un cecchino e per questo la scelta se pur rischiosa sarebbe il buon J.R!

BELIEVE IN J.R

Smith è quello che è, devi sempre sperare che si sia svegliato nel mood giusto però è quel giocatore che serve a questi Lakers.
Quale è l'asso nella manica dei cugini? Quel Lou Williams (33 anni) che esce dalla panchina e rompe le partite con le sue giocate dal palleggio, la letale capacità di crearsi il tiro da nulla o in situazioni di gioco rotto che fa godere i Clippers, anche perché con le difese concentrate su PG e l'ex Raptors ha anche il compito più agevolato.

J.R è questo.

Quante volte tirava fuori il coniglio dal cilindro ai tempi dei Cavs? Quando le difese braccano AD James ha bisogno di un appoggio, sulla carta sarebbe quel rebus di Kuz che tanto non fa dormire i tifosi giallo-viola per il suo rendimento enigmatico, quindi una vera e pura bocca da fuoco male non farebbe.

Perché J.R?
PRO: Ha giocato con LeBron, sa come gioca, sa come relazionarsi con lui, ha voglia di giocare in quanto fermo da un anno e ha esperienza nei Playoffs
CONTRO: È fermo da settembre 2018, la difesa non è mai stata il suo punto forte, se arriva all'arena col mood sbagliato sono dolori.

Danny Green non si tocca dal quintetto base, la sua presenza in difesa è fondamentale e sensibile per i giallo-viola che proprio sulla fase difensiva hanno costruito le fondamenta di questa per ora ottima annata, ma questo suo faticare a trovare ritmo nell'altra metà campo rischia di essere un tallone d'Achille, scommettere sul cavallo pazzo ne varrebbe la pena.

 

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