NBA che lezione alle altre Leghe Americane!

Spesso e volentieri si è criticata la Lega ma questa volta, proprio in occasione della ripartenza, ha dato una pista a tutte.

Scritto da FMB  | 

Tania Ganguli / Los Angeles Times

Spesso e volentieri si è criticata la Lega ma questa volta, proprio in occasione della ripartenza, ha dato una pista a tutte.

Tra 72 ore la stagione NBA 2019/20 ripartirà ufficialmente, alle 0:30 ora italiana su SKY Sport NBA i Jazz e i Pelicans del rientrante Zion Williamson riapriranno il sipario, l'NBA malgrado i tanti scetticismi e difficoltà è riuscita in quello che altre leghe portive USA ancora oggi faticano.

Protocolli chiari, regole ferree e chi sgarra paga vedi Lou Williams (CLICCA QUI per leggere) che salterà l'Opening di giovedì o anche il curioso (ed innocuo) caso di Kristaps Porzingis che per aver saltato il tampone si è beccato un giorno di isolamento.
Gli ultimi test non hanno evidenziato casi di positività, i giocatori si stanno adattando alla bolla, la Lega sta cercando di andare incontro a tutte le esigenze, dall'aver allestito in un giorno un barbiere all'interno del Walt Disney Resort (vedi foto) alla luce verde per inginocchiarsi durante l'inno.

Barbiere

I campi da gioco sono stati ben allestiti, panchine con sedei personali, boracce e asciugamani personali tutte distanziate secondo protocollo, non è male neanche l'idea di concedere a 300 tifosi di apparire sui maxi-schermi durante le partite come spettatori virtuali.

Il Commissioner Adam Silver, timidamente, ha espresso la sua soddisfazione in questa avventura anche se la guardia è sempre alta:

Non stiamo accelerando, abbiamo imparato che il virus è imprevedibile, teniamo d’occhio tutti i dati giorno per giorno. Se le condizioni ci porteranno a farlo, potremo modificare i nostri piani. Svolgiamo i test ogni giorno, se i numeri dovessero crescere in significativamente nel campus saremmo obbligati a fermarci. 

Fiducia nella bolla:

Sono assolutamente convinto che dentro il nostro campus sarà molto più sicuro che fuori, quando lo abbiamo progettato in America non c’erano i numeri che vediamo oggi, ma lo abbiamo progettato per questo, sperando non fosse necessario ma comunque preparandoci al peggio.

IL RESTO

Per un'NBA che timidamente sorride c'è chi continua ad annaspare come l'MLB, per chi masticasse poco il baseball ecco un breve riassunto: mesi di trattatie (e fmate nere!) sull'accordo per riprendere la stagione, alla fine si è deciso di accorciare significativamente la Regular-Season da 162 partite a 60, i Toronto Rays sfrattati in quel di Buffalo per poter giocare, neanche una settimana (la stagione è iniziata il 24/7) e la scorsa notte è stato cancellato l'opener dei Miami Marlins contro i Baltimore Orioles per via di 10+ giocatori risultati positivi.
I Marlins sono rimasti a Philadelphia (perché hanno giocato contro i Phillies, ndr) e stanotte, nella stessa club-house, arriveranno i NY Yankees per preparare la serie contro i Phillies che vedrà la prima partita saltare.

L'NFL, e non senza faticare, ha trovato un accordo con la NFLPA (associazione giocatori) per garantire la regolare partenza della stagione 2020/21: il 28 luglio inizieranno i Training Camp, Roster da 90 giocatori (con taglio a 80 entro il 16 agosto), annullate tutte le partite di pre-season, test per il coronavirus giornalieri, aumentati da 12 a 16 i giocatori in Practice squad ed infine capienza ridotta nelle arene.
Malgrado questi accordi continua a regnare il malumore tra i giocatori che non si sentono protetti.


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