Eurolega 20/21 (R20): Milano archivia l'Alba, Maccabi di forza sul Baskonia!

L'Olimpia non fallisce a Berlino in un match sempre in controllo dall'inizio alla fine, il Khimki ne prende 40 ad Istanbul. Prova di forza del Maccabi contro il Baskonia

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Filip Singer / EPA

L'Olimpia non fallisce a Berlino in un match sempre in controllo dall'inizio alla fine, il Khimki ne prende 40 ad Istanbul. Prova di forza del Maccabi contro il Baskonia.

ROUND #20
(14/1/2021)

L’Olimpia conferma il feeling con la neve a Berlino

Seconda partita di doppio turno per Milano che vola in una Berlino innevata dall’Alba di Aito, con Gonzales a farne le veci. Presenti a sorpresa Luke Sikma e Peyton Siva, fin qui i fari del gioco tedesco. Nel primo quarto la difesa alta di Berlino porta gli ospiti a tiri difficili e percentuali basse e si porta avanti sul 18-13, con Punter simbolo della difficoltà al tiro milanese. Nel secondo periodo arriva un parziale significativo, con Milano che velocizza gli attacchi e il movimento palla, così come l’intensità difensiva che porta l’Olimpia avanti di 8 sul punteggio di 34-42 all’intervallo lungo. Eloquente l’apertura del quarto con 2 triple in fila dall’angolo di Gigi Datome, uomo partita contro il Valencia. Al rientro dagli spogliatoi si svegliano i lunghi dell’Alba, con Thiemann che riesce a tirare giù importanti rimbalzi, di cui tre offensivi a garantire vitali extra possessi. Lammers invece è in serata e riesce a trovare oltre a rimbalzi e stoppate, anche il suo massimo in carriera. Il terzo quarto si chiude comunque in equilibrio con il 22 pari che lascia invariato il vantaggio meneghino a quota 8. L’ultimo quarto si alzano le percentuali al tiro con 2 triple in apertura di Jeff Brooks e Riccardo Moraschini fin lì a secco di punti. Il giocatore che però domina veramente nell’ultimo periodo è Kyle Hines, che oltre a dimostrare il solito acume a rimbalzo, si trasforma in assistman (5 alla fine). Anche il Chacho Rodriguez, inusualmente timido al tiro, porta a casa 7 assistenze. Sul +14 a 2’ dalla fine i discorsi sono ormai chiusi e trovano spazio anche Biligha e Moretti. Risultato finale di 84-70. Altra prova di sostanza e di squadra per l’Armani, che da Madrid trova 3 vittorie importantissime sia per il morale che per la classifica. L’Alba oltre Lammers conferma lo stato di forma di Jayson Granger, mentre Fontecchio “soffre” la partita dell’ex.

Passeggiata Efes contro lo Zenit

Trattasi proprio di passeggiata, quella che gli esterni Efes fanno all’interno dell’aria difensiva del Khimki. Quella di stasera non è altro che un'altra tacca nella stagione degli invincibili di Kurtinaitis. 99-60 per i turchi, dove il non averne subiti 100 potrebbe già considerarsi una vittoria per i russi. Nella serata in cui Micic non brilla, il tiro al bersaglio biancoblù premia giocatori che solitamente sono seconde linee, dato anche che già dal terzo quarto parte il “garbage time”. I migliori risultano quindi Sertac Sanli e Bugrahan Tuncer, che toccano entrambi i massimi in carriera con 19 e 12 punti rispettivi. Sono 4 i giocatori in doppia cifra, ma Ataman prova a mandare nel tabellino tutti (solo Gazi rimane a 0). Doppia vittoria Efes nel doppio turno che dà respiro in classifica e sorrisi sparsi tra i giocatori, di buon auspicio per le prossime. Sul Khimki c’è poco da dire. Ok seguire il modello NBA per l’Eurolega, ma vedere un “tanking” simile per una squadra così piena di talento, infastidisce qualsiasi appassionato di basket.

Finalmente un finale per il Maccabi

Il Maccabi finalmente riesce a scamparla in una partita decisa sul finale. L’equilibrio ha regnato per quasi tutto l’incontroa. Ok gli israeliani sono stati avanti per tutta la partita, ma con l’unico vantaggio in doppia cifra toccato a quota 11 nel terzo quarto. L’aspetto fondamentale che ha garantito i 2 punti al Maccabi, è la tenuta mentale nei 40’. Altro punto forte per i gialloblù, l’apporto non di solo alcuni, ma di tutta la squadra. Quattro giocatori in doppia cifra, di cui una insolita, viste le 3 triple fondamentali di Yovel Zoosman. Vera nota stonata la prova incolore di Tyler Dorsey, mentre la gara opaca di Wilbekin è ben compensata da quella dei compagni. Il Baskonia di Ivanovic sembra meno brillante nell’ultimo periodo e il solito Henry e un ritrovato Peters, non bastano per riportarla.


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