NBA 2019/20: Punto della situazione alla pausa All-Star

Andiamo a vedere alla pausa dell'All Star Game la situazione nelle due Conference concentrandoci sulla lotta ai Playoffs, ad East una padrona sola, ad Ovest solita ressa.

Scritto da FMB  | 

Andiamo a vedere alla pausa dell'All Star Game la situazione nelle due Conference concentrandoci sulla lotta ai Playoffs, ad East una padrona sola, ad Ovest solita ressa.

EASTERN CONFERENCE

1) Milwaukee Bucks (46-8): Miglior squadra dell'East. Punto. Possono permettersi di far riposare Giannis Antetokounmpo e vincere, squadra quadrata ed in missione, oggi non ha una vera rivale se non se stessa.

2) Toronto Raptors (40-15): Striscia di 15 W consecutive, cadono solo a Brooklyn ma il messaggio è stato ricevuto forte e chiaro, coach Nurse allena un gruppo unito, indomito ma soprattutto con una fortissima mentalità che viene espressa al meglio dal trio Siakam-Lowry-VanVleet soprattutto nei match tirati. Non saranno i favoritissimi, non hanno la superstar di turno ma devi farci i conti e prepararti alla battaglia

3) Boston Celtics (38-16): Buona prima parte di stagione di Boston, Top 3 è dove la si aspettava, Jayson Tatum è una meraviglia, Kemba Walker si è subito ambientato e Marcus Smart è il leader emotivo. Non si sono mossi alla Dead-Linem magari un riforzo sotto sarebbe servito. Come sempre punto interrogatico su Gordon Hayward, quale è quello vero? Intanto le due L.A uscite con le ossa rotte al Garden.

4) Miami Heat (35-19): La regina della Dead-Line adesso sta un po' faticando (1-4 nelle ultime 5), rimane una piacevole sorpresa e la vera mina vagante dell'East, Jimmy Butler sta giocando un'ottima stagione senza troppi fuochi d'artificio, Bam Adebayo continua a crescere ma la vera forza sono le due matricole Nunn-Herro. Sono stati la rivelazione, adesso hanno i filettori addosso, vediamo come gestiranno questo nuovo status

5) Philadelphia 76ers (34-21): La faccio breve, non sanno chi sono. Squadra con tanto talento ma senza identità specialmente lontano dal Wells Fargo Center. Oggi è giustamente dietro a Bucks, Raptors, Celtics e Heat. Il tutto con un Ben Simmons favoloso.

6) Indiana Pacers (32-23): Eh, "quando torna Oladipo saranno una vera minaccia" invece ne hanno perse 6 di fila su 7 dal rientro di Dipo. Sabonis è LA certezza, si sapeva che reinserire un giocatore come Dipo sarebbe stato un po' complicato però non così.

7) Brooklyn Nets (25-28): Tra mille infortuni i Nets del grande coach Atkinson sono lì! Kyrie Irving ha giocato appena 20 partite su 53 della squadra ma Spencer Dinwiddie & Caris LeVert si sono caricati la squadra sulle spalle, in una stagione di transizone (in attesa di Kevin Durant) stanno confermando le solide basi della passata stagione.

8) Orlando Magic (24-31): Non se li sta filando nessuno ma onore ad Orlando, Vucevic-Fournier tirano la carretta (come sempre), Aaron Gordon sembra aver trovato la sua dimensione e poi occhio a Markelle Fultz, vero ago della bilancia di questi Magic che nell'ombra non andrebbero sottovalutati.

IN THE HUNT
Washington Wizards (20-33): Non chiedetemi come ma sono li a sole 3.0 gare da Orlando, da sottolineare la bella stagione del rookie Rui Hachimura, vero spiraglio di luce per il futuro dei capitolini oltre a Bradley Beal.

WESTERN CONFERENCE

1) Los Angeles Lakers (41-12): Nel 2003 Jay-Z cantava "I got 99 problems but the bitch ain't one" per i Lakers è l'opposto e la strofa reciterebbe "We got one problem (on the other side of the street) but the rest (28) ain't one". Tutto dannatamente bello, non hanno ritoccato il roster perché credono in questo gruppo ma non possono permettersi di entrare ai Playoffs con un record negativo contro i Clippers, sono 0-2 non posso chiudere la Regular-Season 1-3 o peggio 0-4 anche se domineranno l'Ovest e prenderanno al seed #1, è una questione di mentalità.

2) Denver Nuggets (38-17): Si confermano un'ottima squadra i Nuggets, Jokic-Murray sono il traino e quando il serbo si allaccia le scarpe la musica può solo che migliorare, stanno avendo un ottimo e sensibile contributo da Michael Porter Jr., il loro problema è che sono un gradino sotto le due di L.A ma rimangono un elite team della Lega.

3) LA Clippers (37-18): Qualche sconfitta di troppo ed inaspettata però nel complesso sono dove volevano essere ma occhio a scherzare col fuoco, sono alle spalle dei cugini sul 2-0 negli scontri diretti e con un "cagnaccio" in più nelle rotazioni ossia quel Marcus Morris preso alla Dead-Line. Leonard fa Leonard tra un "Load Management" e un tour nei night, però Utah e Denver non scherzano e ai Clippers conviene stare nelle prime 3 posizioni. Si attende ancora Paul George non ancora inserito al meglio causa cneh gli stop per infortuni.

4) Utah Jazz (36-18): Quarto posto meritato per i Jazz, l'arrivo di Jordan Clarkson ha aumentato la potenza di fuoco specie dalla panchina, coach Snyder ha raddrizzato un butto inizio di stagione, il nucleo storico sà il fatto suo e non è un caso che ad un certo punto fossero da soli alle spalle dei Lakers. Il leitmotiv della stagione è sempre Mike Conley, che ruolo ha?

5) Houston Rockets (34-20): E Small-Ball puro sia! Affrontare i Rockets è come giocare alla roloutte e la ciare la pallina, se Harden-Westbrook si sintonizzano sulla giusta frequenza radio possono battere tutti, basta una serata storta contro una squadra che tra l'altro vanta un bel gioco interno e sono dolori. Indecifrabili ma pericolosi.

6) Oklahoma City Thunder (33-22): Tutti ci aspettavamo uno smembramento alla Dead-Line invece il GM Sam Presti ha tenuto unito il gruppo con Chris Paul leader, Shai Gilgeous-Alexander stella in ascesa e poi mestieranti di livello come il Gallo, Adams e Schroder da 6° uomo. Chiudono alla pausa All-Star con **-**, se dovessi dare un voto sarebbe un 9 solo per il carattere col quale hanno affrontato questa stagione visto le premesse.

7) Dallas Mavericks (33-22): Il Luka Doncic Show non sta deludendo, Dallas sarebbe anche potuta essere un poco più in alto in questa classifica visto che nelle 7 gare di assenza dello sloveno hanno fatto 4-3 quando un 6-1 o massimo 5-2 era alla portata. Dallas è una valida squadra, oltre al rinomato duo sta dando un gran contributo alla causa dalla panchina Seth Curry.

8) Memphis Grizzlies (28-26): La favola dell'Ovest se non della stagione, giovani, sfacciati, talentuosi e difficile da affronatre. Ja Morant è lanciatissimo per il R.O.Y, Jonas Valanciunas sta giocando la miglior stagione in carriera, Dillon brooks è la bocca da fuoco, Jaren Jackson Jr. è in continuo miglioramento e bisogna anche elogiare il lavoro di coach. Tutto questo sommato tiene oggi Memphis ai Playoffs con tante vittime illustre.

IN THE HUNT
Portland Trail Blazers (25-31): Partiti malissimo, risaliti con le magie di un indemoniato Damian Lillard ma hanno perso lo scontro diretto con Memphis con Dame infortunato, sono 4.0 gare di distacco...non poche per una squadra che fatica a trovare continuità.


 


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