LBA 2019/20: Top 15 Players (Dicembre)

Ecco la prima classifica del nuovo anno sui migliori 15 giocatori della stagione di Serie A che ha riservato parecchi colpi di scena!

Scritto da Marco Tartini  | 

Ecco la prima classifica del nuovo anno sui migliori 15 giocatori della stagione di Serie A che ha riservato parecchi colpi di scena!

PLAYMAKER

Wes Clark (Cantù, USA)
Mese straordinario per Clark, che, come detto più volte, non ha assolutamente sofferto l'arrivo di Joe Ragland. La sua crescita esponenziale è coincisa con quella della squadra, che ha vinto quattro delle sei partite disputate in dicembre. Inoltre, gli ha soffiato il primato di questa speciale classifica a Milos Teodosic, per la prima volta escluso dal podio. Le sue statistiche parlano chiaro: Wes, infatti, ha viaggiato a 19,5 punti, 4 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero, 4 falli subiti e 20 di valutazione.

Sergio Rodriguez (Milano, ESP)
Prima apparizione in classifica anche per il Chacho, il cui rendimento in campionato finora non era mai stato ai livelli di quello di Eurolega. In questo mese complicato Milano aveva assolutamente bisogno del talento e della leadership di Rodriguez, che ha risposto mostrando in campo la sua versione migliore: lo spagnolo è stato decisivo nei successi di misura contro Pesaro e Venezia, ed è stato l’ultimo a mollare nel big match contro la Virtus. 

Jaylen Barford (Pesaro, USA)
Nonostante la Carpegna sia rimasta ancora a secco di vittorie, anche in dicembre Barford si è contraddistinto. Si è messo in mostra in particolar modo a Masnago, dove i suoi 27 punti, 6 rimbalzi, 6 falli subiti e 26 di valutazione non sono però bastati per sconfiggere l’Openjobmetis.

GUARDIE

Adrian Banks (Brindisi, ISR/USA)
Banks si conferma il migliore nel suo ruolo, avanzando un’importante candidatura al premio di MVP della stagione. In un periodo in cui la sua squadra non ha brillato (sei sconfitte in nove partite fra campionato e coppa), Adrian si è reso comunque protagonista di prestazioni sensazionali. Le sue medie in LBA sono state di 21 punti, 4 rimbalzi, 4 assist, 4,5 falli subiti e 20 di valutazione complessiva. La notizia migliore, tuttavia, è stata la nascita del suo terzo figlio, motivo per il quale non ha potuto giocare contro Trento.

Jean Salumu (Pistoia, BEL)
Se Pistoia è riuscita finalmente a sbloccarsi, il merito è anche di Salumu, che, dopo essere stato tormentato dagli infortuni, ha potuto finalmente esprimersi ai suoi livelli. In questi cinque match (nei quali l’OriOra ha ottenuto tre referti rosa) il belga ha registrato 16 punti, 3 rimbalzi, 2 assist e 6 falli subiti di media, numeri “macchiati” dalla brutta serata contro Pesaro.

Kassius Robertson (Fortitudo Bologna, CAN)
A distanza di due mesi torna in classifica la guardia fortitudina, che si guadagna il terzo gradino del podio. Il suo buon andamento, però, non è sempre coinciso con quello della sua squadra, e la convivenza con Aradori non è ancora delle migliori. In questo dicembre molto difficile per la Effe, Kassius ha segnato 16 punti (70% da 2, 34% da 3, 81% ai liberi) a partita, conditi da 4 rimbalzi, 2 assist e una palla recuperata.

ALI PICCOLE

Awudu Abass (Brescia, ITA)
Brescia sta attraversando il suo miglior momento dall’inizio di stagione, guadagnandosi anche l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia. Ciò è dovuto sicuramente dovuto ad Abass, che dopo l’infortunio di Ken Horton si è caricato la squadra sulle spalle e l’ha trascinata a quattro vittorie su cinque. Il finale del mese è stato in crescendo, e gli ha permesso di chiuderlo a 15+5 di media, per un totale di 20 di valutazione

Dyshawn Pierre (Sassari, CAN)
Non si ferma il canadese, che oltre a consolidare il suo secondo posto in classifica attira le attenzioni di un club del calibro del CSKA Mosca. In un mese perfetto per la Dinamo, che ha collezionato sei vittorie in altrettanti incontri ed è ancora in corsa per il titolo di campione d’inverno, Pierre si è confermato uno dei leader assoluti, registrando 13,5 punti (50% da 2, 53% da 3), 5 rimbalzi e 2 assist ad allacciata di scarpe, anche in questo caso statistiche condizionate dal match contro Brescia.

Terran Petteway (Pistoia, USA)
Con Terran vale lo stesso discorso fatto per Salumu, con una sola differenza: nella serata in cui l’ex Varese ha “steccato” (scontro diretto con Pesaro), Petteway ha fatto vedere il meglio di sé, chiudendo con uno score di 32 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 31 di valutazione. Pure nelle altre sfide non ha sfigurato, permettendo a Pistoia di abbandonare (almeno momentaneamente) la zona retrocessione e affermandosi come una delle migliori ali piccole della Serie A.

ALI GRANDI

Dwayne Evans (Sassari, USA)
Mese da urlo per Evans, che si contende con Sims il titolo di MVP. Lo statunitense è stato uno degli artefici dell’ottima condizione sassarese, risultando decisivo in più di una circostanza. Il culmine l’ha raggiunto nell’ultima sfida dell’anno, dove ha trascinato il Banco alla vittoria su Cremona con la una doppia-doppia da 25+13, sua miglior prestazione da quando è sbarcato in Italia. In generale, le sue cifre recitano 18 punti, 7 rimbalzi, 2,5 assist, 1 recupero, 6 falli subiti e 24 di valutazione.

Austin Daye (Venezia, USA)
In un’intervista rilasciata dopo la sconfitta contro Milano, il figlio del grande Darren dichiarò che Venezia non poteva non essere presa in considerazione come una pretendente ad un posto fra le finaliste di Coppa Italia. Il risultato non era sicuramente facile da raggiungere, ma è stato ugualmente ottenuto. Daye, infatti, ha trascinato la Reyer ai successi contro Reggio Emilia, Roma (grazie ad un suo buzzer beater) e Pesaro, permettendole di risalire pian piano la classifica. Nonostante la sconfitta di sabato al PalaLeonessa, gli orogranata hanno comunque staccato, grazie al vantaggio negli scontri diretti, un biglietto verso le Marche, dove cercheranno di rivalersi sulla Virtus Bologna.

Amar Alibegovic (Roma, ITA/BIH)
Continua la crescita di Alibegovic, che si sta rivelando sempre più una valida alternativa all’asse Dyson-Jefferson. Nonostante la Virtus stia attraversando un periodo difficile (hanno fatto scalpore le imbarcate subite contro Varese e Brescia), l’italo-bosniaco non ha abbassato il suo livello di rendimento, terminando dicembre con medie di 12 punti (56% da 2, 42% da 3, 88% ai liberi) e 8,5 rimbalzi. Resta da vedere come si adatterà all’arrivo di James White, ultimo acquisto in casa Roma.

CENTRI

Henry Sims (Fortitudo Bologna, USA)
Con delle prestazioni pazzesche Sims ha sbaragliato la concorrenza sotto canestro, aggiudicandosi per la prima il primato in classifica. Dominante, in particolare, è stata la gara contro l’Happy Casa, contro la quale il nativo di Baltimore ha messo a referto una doppia-doppia da 17 punti e altrettanti rimbalzi, condita da 5 assist, 7 (!) stoppate, 1 recupero e 4 falli subiti. Nonostante le clamorose sconfitte successive della Effe (-32 nel derby, -20 contro Trieste), Henry ha comunque fatto il suo, mantenendo 16 punti, quasi 11 rimbalzi, 3 assist, 2 stoppate, 4,5 falli subiti e 26 di valutazione complessiva.

Ethan Happ (Cremona, USA)
L’andamento della Vanoli è stato molto altalenante, viste le buone performances contro Bologna e Varese, ma anche le brutte serate a Pistoia e soprattutto a Brescia, dove Cremona è uscita sconfitta dopo esser stata in vantaggio per larghi tratti dell’incontro. Tuttavia, molto è dovuto alla quantità di infortuni ai quali Sacchetti e il suo staff hanno dovuto far fronte, su tutti quelli di Diener, Mathews e Stojanovic.
Happ, invece, ha sempre timbrato il cartellino, rendendo la vita difficile ad ogni centro che si è visto costretto a marcarlo. L’ex Olympiakos ha sfiorato a sua volta la doppia-doppia di media (17+9,5), per un totale di 23 di valutazione.

Davon Jefferson (Roma, USA)
Pur con un rendimento leggermente calato, Jefferson si ritaglia un posto nel podio. A causa della scarsa forma fisica di Dyson, ha dovuto fare gli straordinari, che spesso lo hanno portato a peccare di lucidità. Il suo apporto, però, rimane di tutto rispetto: 15 punti, 9 rimbalzi, 3 assist, 4,5 falli subiti e 20 di valutazione le sue statistiche.


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