NFL, la favola a lieto fine di Alex Smith

Quasi due anni fa un infortunio che rischio di chiudergli la carriera mettendolo anche in pericolo di vita, oggi però Alex Smith può sorridere...e giocare!

Scritto da FMB  | 

Jack McDermott / Getty Images

Quasi due anni fa un infortunio che rischio di chiudergli la carriera mettendolo anche in pericolo di vita, oggi però Alex Smith (36 anni) può sorridere...e giocare!

I Training-Camp delle squadre NFL stanno proseguendo, ad oggi tutte le date (compreso il Super Bowl) sono confermate anche se continua a regnare l’incertezza ed il timore sulla stagione 2020/21 (CLICCA QUI per leggere il nostro Focus), intanto in tutto questo c’è una favola che ha avuto un lieto fine.

Alex Smith ha ricevuto la luce verde per poter tornare a giocare!

L’INCUBO

Il 18 novembre 2018, Week #10, i Washington allora chiamati Redskins affrontano gli Houston Texans, a 7’56” dalla fine del 3° quarto Washington affronta un delicato 3° e 9, la DL dei Texans fa breccia ed il duo composto da Kareem Jackson e J.J Watt piazza il sack ai danni di Alex Smith, il risultato è tragico: Smith si frattura in maniera spaventosa la gamba destra, nello specifico fratture scomposte a tibia e perone!

Oltre il danno c’è pure la beffa perché esattamente 33 anni prima, sempre il 18 novembre, l’allora QB d Washington Joe Theisman subiva lo stesso identico infortunio costringendolo al ritiro.

IL CALVARIO

Da quel giorno Smith inizia un calvario, dopo l’operazione si verificarono gravi conseguenze; Smith sviluppò una fascite necrotizzante che provocò la sepsi (malattia sistemica con un tasso di mortalità superiore all’ictus, ndr), questo portò Smith a sottoporsi a 17 interventi chirurgici, inclusi otto di sbrigliamento (rimozione dei tessuti), 4 ricoveri ospedalieri separati per un periodo di 9 mesi!

L’ex QB di San Francisco e Kansas City dall’infortunio passò:
• 1 mese in ospedale
• 3 mesi sulla sedia a rotelle
• 8 mesi con i fissanti esterni

LA LOTTA

Eppure Smith non ha mai mollato, il video di lui seduto che allena il braccio a lanciare aveva riscaldato il cuore degli appassionati, la ESPN gli aveva pure dedicato un documentrio "Alex Smith: Project #11" che illustrava il percorso del QB che è culminato in questi ultimi 2 mesie; a luglio 2020 è stato autorizzato dai suoi medici a riprendere le attività fisiche, Washington lo aveva inserito nell'elenco dei “fisicamente impossibilitati” (PUP List) per il Training-Camp ma proprio ieri, 16 agosto, Alex Smith è stato tolto da quella lista ed ufficialmente attivato per allenarsi con i compagni, questa la festa della famiglia alla notizia

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Hard work pays off! Lots to celebrate in the Smith house tonight.

Un post condiviso da Elizabeth Smith (@lizbsmith11) in data:

QUALITÀ NELL’OMBRA

Alex Smith non ha mai ricevuto il rispetto che merita, non è un top assoluto come Rodgers, Brees, Mahomes ma ovunque ha giocato ha sempre fatto il suo con ottimi risultati, QB da tasca ordinato, bel braccio, ottima lettura delle difese; nell’anno d’oro dei 49ers fu panchina per la meteora Colin Kaepernick visto che coach Jim Harbaugh decise di stravolgere l’attacco giocando la ”Pistol Offense”, Smith saluta la California e approda a Kansas City dove sotto coach Andy Reid porterà la squadra a ben 4 qualificazioni ai Playoffs raggiungendo una volta i Divisional (2013) perdendo poi contro i New England Patriots.
Nel suo ultimo anno ai Chiefs, prima dell’esplosione del fenomeno Patrick Mahomes, Smith chiuse con career-high di: passaggi completati (341), TD-Pass (26), yards lanciate (4,042), media yard lanciate (8.0) e rating di 104.7 con Kansas City eliminata a sorpresa alle Wild-Card contro Tennessee in rimonta.

Nel suo primo anno nella Capitale il prodotto di Utah stava facendo molto bene prima dell’infortunio, record di 6-3 per i fu Redskins, 205/328 (62%) al lancio per 2,180 yards e ben 10 TD-Pass a fronte di 5 intercetti.

La situazione del Washington Football Team a livello di QB è molto interessante: Dwayne Haskins parte come favorito per il ruolo di titolare dopo un anno da rookie abbastanza complesso, coach Rivera ha voluto portarsi da Carolina il buon Kyle Allen reduce da una discreta stagione 2019, Smith può giocarsi tranquillamente le sue carte per tornare ad avere le redini della squadra.


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