Semplice punto della situazione alla pausa del Thanksgiving Day

L'NBA si ferma per il giorno del ringraziamento e quindi cogliamo l'occasione di fare un semplice punto della situazione delle Conference e degli awards individuali.

Scritto da FMB  | 

L'NBA si ferma per il giorno del ringraziamento e quindi cogliamo l'occasione di fare un semplice punto della situazione delle Conference e degli awards individuali.

EASTERN CONFERENCE

In 3.0 gare ci sono 5 squadre di cui 4 ce le aspettavamo ed una è una piacevole sorpresa; i Bucks (15-3) stanno proseguenso sulla falsa riga dell'anno scorso come la loro stella Giannis Antetokounmpo (31.1 punti, 13.7 rimbalzi e 6.2 assist) in striscia attiva di 18 Doppie-Doppie su 18 partite giocate, sono la squadra da battere!
Milwaukee è la squadra da battere, alle sue spalle i Celitcs (13-4) che sono partiti meglio di come ci si poteva aspettare anche se le perdite di Horford-Baynes alla lunga rischiano di farsi sentire, il trio Walker-Tatum-Brown sugli scudi. Toronto non ha più Kawhi Leonard e Danny Green ma il duo Siakam-VanVleet (Lowry è momentaneamente OUT) è una garanzia, la squadra ha delle solide fondamenta e una difesa di ferro basti vedere le peggiori prestazioni al tiro di LeBron, Lillard, Leonard e Embiid sono arrivate contro i canadesi.
Miami (12-5) è la sorpresa anche perché lo show lo comandano le due matricole, Tyler Herro & Kendrick Nunn, con Jimmy Butler per ora senza picchi particolari, squadra che oggi è comunque un gradino sotto alle Top 4 vedi il sonoro KO a Philadelphia (12-6) che oggi è in 5^ posizione ma di fatto è se vogliamo la VERA rivale di Milwaukee. Chiaro che tutta l'annata Sixers dipenderà sempre e comunque da Joel Embiid, per ora il supporting cast sta facendo il suo dovere, rimane qualche punto interrogativo su Tobias Harris.

Occhio agli Indiana Pacers (9-9) senza ancora Victor Oladipo ma assoluta mina vagante in quanto squadra di qualità e profondità. Occhio che uno dei forti candidati per il "Most Impoved Player" gioca li...regalato dai primi della classe.
Brooklyn c'è, da capire ancora che squadra sia perché a parte il risaputo forfait di Kevin Durant i Nets non hanno ancora giocato con continuità col roster completo (OUT Irving e LeVert).

Fuori dalle prime 8 ci sono quei Washington Wizards (6-10) dati per tutti come "rinunciatari" (Tanking) ma che invece stanno pian pianino crescendo con Bradley Beal si ma anche le prestazioni di Thomas Bryant, Rui Hachimura e un ritrovato Isaiah Thomas.
Per ora delusione i Detroit Pistons (6-12), Andre Drummond è il miglior rimbalzista della Lega (17.0) ma attorno a lui c'è ancora confusione.

Chi si mangia le mani sono gli Atlanta Hawks (4-14) di Trae Young, partiti a fuoco ma uccisi dalla squalifica (25 partite) per uso di sostanze vietate di John Collins ossia il 1° alfiere del povero Young.

WESTERN CONFERENCE

L'Ovest è diviso in tre, il tango di Los Angeles, il valzer sul'asse Houston-Denver e poi le altre con Luka Doncic che sembra essere un capitolo a parte.
Sono 9 vittorie consecutive per i Lakers (16-2) di James-Davis che notte dopo notte stanno dimostrando di essere una squadra con mentalità, struttura ed organizzazione con però ancora dei punti interrogativi, la panchina in primis.
Denver (13-3) e Houston (14-5) inseguono con i loro grattacapi, per i Nuggets la "pigrizia" di Nikola Jokic che sta giocando a correnti alterne ma malgrado questo fattore la squadra si sta confermando nell'elitè dell'Ovest, per i texani l'ago della bilancia è la ricerca degli equilibri della coppia Harden (37.7 punti) -Westbrook.

E poi loro, i Clippers (14-5). Squadra completa, la migliore delle 30 non solo per Kawhi Leonard o per l'ottimo esordio di Paul George ma per tutto il contesto; la panchina è la migliore, la difesa è pazzesca e la vittoria a Dallas annullando niente meno che Doncic è stata la cosidetta "Statement" al resto della Lega.

Sotto c'è un bel pacchetto di mischia capitanato da Dallas (11-6) causa sloveno #77 che sta mascherando i limiti dei suoi (Porzingis discontinuo e manca un 3° appoggio), Utah (11-7) che malgrado la posizione e record non sta convincendo specie Mike Conley che non sta avendo l'impatto che si auguravano a Salt lake City, Minnesota (10-8) che finalmente FORSE ha trovato la sua dimensione e poi quei Suns (8-9) dal grande potenziale ma che ancora inciampano dove non dovrebbero.

Fuori dalle prime 8 spiccano due nomi su tutte: Portland (7-12) che di fatto sta ricominciando da 0 con l'arrivo di Carmelo Anthony e i San Antonio Spurs alla loro peggior partenza di sempre ma che era anche preventivabile visto la qualità del roster.
Sacramento (7-10) è partita male ma si sta rialzando anche perché vanta quello che oggi per me è il miglior 6° uomo della Lega.

AWARDS
MVP: Giannis Antetokounmpo (MIL)
R.O.Y: Tyler Herro & Kendrick Nunn (MIA)
D.P.O.Y: Anthony Davis (LAL)
M.I.P: Malcolm Brogdon (IND)
6th MAN: Bogdan Bogdanovic (SAC)
Coach Of The Year: Frank Vogel (LAL)


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