NFL Wild Card Weekend 2021: il riassunto

I Browns scrivono la storia a Pittsburgh dominando gli Steelers, i Rams sorprendono i Seahawks. Tutto facile per New Orleans

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

Keith Srakocic / AP Photo

Il primo Week-End delle Super Wild Card è agli archivi con conferme e colpi di scena come il successo dei Browns a Pittsburgh e L.A a Seattle.

AFC

Buffalo Bills - Indianapolis Colts 27-24 

Andiamo con ordine e cominciamo dalla prima partita in programma. I Bills ospitavano una partita di playoff per la prima volta dal 1995 e ad attenderli c'erano i Colts. Indy ha venduto cara la pelle giocando una partita quasi perfetta: ecco quel "quasi" fa però tutta la differenza del mondo e si riferisce all'essere riusciti a diventare la prima squadra che, nella storia dei playoff NFL, abbia ammassato oltre 450 yards di offense con 0 turnover e abbia poi perso la partita (11-0 i precedenti). 2 su 5 in redzone (nelle 20 yards avversarie per intenderci) sono un danno dal quale non si torna indietro. Una conversione da due punti fallita quando non necessaria, field goal sbagliati dalle 33 yards, 4th down giocati e non concretizzati con punteggio in bilico e a metà partita: una serie di errori e chiamate cervellotiche che hanno vanificato la buona prova di Phillip Rivers&Co. Buffalo ha fatto la sua partita ribadendo di essere una squadra offensivamente micidiale (con una combo Josh Allen - Stefon Diggs da paura) ma con una difesa che è un passo indietro, soprattutto in linea, rispetto agli scorsi anni. E il prossimo weekend, ad Orchard Park, arriva il running game di Baltimore.

Pittsburgh Steelers - Cleveland Browns 37-48

E chiudiamo con il botto di giornata. Contro qualsiasi pronostico i Browns sbancano l'Heinz Field di Pittsburgh infliggendo agli Steelers una sconfitta epocale. Non lasciamoci ingannare dal punteggio che potrebbe far pensare ad una partita combattuta: dopo il primo quarto Cleveland era avanti 28-0 e a fine secondo quarto il tabellone recitava un semi definitivo 35-10. Per gli Steelers una partita da libro degli orrori (4 intercetti subiti da un Ben Roethlisberger costretto a lanciare quasi 70 volte per inutili 500 yards) cominciata con l'errore sul primo gioco della partita che ha portato ad un immediato 7-0 Browns (il Centro Maurkice Pouncey nello snap ha spedito l'ovale nella propria endzone invece di darlo al proprio QB). Il match è sembrato essere una fotocopia del Divisional perso contro i Jaguars tre anni fa (Jacksonville andò avanti 21-0 ad inizio partita per poi tenere per tutto il match) e ha fatto risollevare gli stessi dubbi su una gestione della partita da parte del coaching staff degli Steelers. Arrivata in Pennsylvania senza il suo coach, senza diversi titolari e con una settimana di allenamenti fatti esclusivamente online, Cleveland ha zittito tutti gli esperti che la davano per sconfitta, mostrando un carattere e una qualità di soluzioni offensive imprevedibile. Baker Mayfield ha forse chiuso definitivamente qualsiasi discussione sul suo valore guidando la squadra in una prova di maturità che potrebbe essere l'inizio di un periodo di soddisfazioni per i tifosi arancioni. Ora per i Browns ci sono i Chiefs e il super team guidato da Patrick Mahomes mentre per Pittsburgh inizia una stagione di riflessione con tante questioni aperte. Fra problemi di cap salariale, l'età di Roethlisberger, una linea offensiva da ricostruire, un running game da creare, non mancano certo le questioni sul piatto per coach Tomlin e per la dirigenza giallonera.

Tennessee Titans - Baltimore Ravens 13-20

La statistica che spiega il match fra Ravens e Titans è semplice e chiara. Lamar Jackson 16 corse, 136 yards e 1 touchdown; Derrick Henry (fresco di 2000 yards stagionali corse) 18 corse per 40 misere yards (appena sopra le 2 yards per portata). E probabilmente alla luce di ciò il match è stato anche più tirato di quello che sarebbe dovuto essere vista la mostruosa performance della D dei Ravens capace di annullare il running game di Henry lasciando in mano le chiavi della partita al QB dei Titans. Messo in una situazione anomala per lui e per Tennessee, Ryan Tannehill ha stentato ad entrare in ritmo e, alla lunga, ha dovuto cedere alla pressione della difesa di Baltimore. I nero-viola sbancano quindi il Nissan Stadium, Jackson vince finalmente la sua prima gara playoff e si toglie di dosso un'etichetta (vince solo in RS mentre nei playoff stenta) che stava cominciando ad avere il suo peso.

 

NFC

Seattle Seahawks - Los Angeles Rams 20-30

Una delle sorprese di giornata arriva da Seattle dove Los Angeles fa il colpo silenziando l'attacco guidato da Russell Wilson e superando la propria tragica situazione-quarterback. Con John Wolford titolare al posto di Jared Goff (in panchina dopo un'operazione alla mano) i Rams potevano pensare di sbancare la tana dei Seahakws con la sana e vecchia ricetta D+Running Game. E così è stato. La difesa ha messo sotto pressione Wilson tutto il tempo (5 sacks subiti), intercettandolo una volta (con touchdown annesso) e creando le basi per una partita dal punteggio basso e in cui il proprio running game, guidato dal rookie Cam Akers, ha potuto controllare il cronometro. Anche l'infortunio a Wolford (con il forzato ingresso di Goff in partita) non ha cambiato l'incedere della partita con i Rams che, tutto sommato, non han poi sofferto troppo per portare a casa la partita. Seattle chiude qui la sua stagione con tante domande che dovranno cercare risposta in offseason: Wilson è un fenomeno ma, tolto DK Metcalf come WR, è abbastanza privo di talento in attacco (con una linea offensiva che, come da anni, andrebbe rinforzata). 

Washington Football Team - tampa bay buccaneers 23-31

Il match che sembrava avere l'esito più scontato (oltre a Saints-Bears) era quello in programma sabato sera fra Washington e Tampa Bay. E il 18-7 di fine secondo quarto sembrava poter confermare la cosa. QB12 non ha giocato la migliore delle partite (nonostante le quasi 400 lanciate) e la difesa degli ex Redskins ha in qualche modo limitato i danni tenendo in gara i padroni di casa. Al resto, ha pensato, nel terzo periodo Taylor Heinicke. Il prodotto di Old Dominion, terzo QB di Washington (dietro Haskins, rilasciato, e Alex Smith, infortunato) ha sfruttato l'occasione della vita per giocare una partita di livello e, nel terzo quarto, è addirittura arrivato a condurre i suoi a due soli punti dai Buccaneers (18-16 dopo una 2 pt conversion fallita). Svegliatisi dal torpore i Bucs han poi consolidato la situazione con dieci punti in fila ad inizio ultima ripresa mettendo in ghiaccio la partita. Di buono per tampa bay c'è stata, al di là di tutto, la buona performance del RB Leonard Fournette. L'ex LSU ha corso quasi 100 yards su una difesa di granito come quella di Washington dando aria agli ospiti quando il QB ex Patriots e i ricevitori stavano stentando. Contro i Saints, però, servirà altro. 

New Orleans Saints - Chicago Bears 21-9

Di Saints-Bears non dico molto: Mitch Trubisky non è il QB che può portarti a vincere qualcosa nei playoff. E se è vero che i Bears nel recente passato sono arrivati al SB con Rex Grossman in cabina di regia, è anche vero che non si può sempre sperare che la tua difesa faccia pentole e coperchi per tutta la stagione. Tenere i Saints a 7 punti nei primi due quarti è già un'impresa e se il tuo attacco non riesce a concretizzare niente di niente c'è poco da fare. Brees&Co intascano quindi una W e aspettano l'arrivo dei Buccaneers per un Divisional da leccarsi i baffi

 


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