Eurolega Pre-Season: analisi del torneo di Valencia

Andiamo a commentare i punti salienti della seconda tappa del "We're Back Pre-Season Tour Euroleague", questa volta a Valencia

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Credit: Miguel Ángel Polo

Nel seconda tappa del "We're Back Pre-Season Tour Euroleague", questa volta a Valencia, sono i padroni di casa a vincere, nel quadrangolare che vedeva impegnate anche ASVEL, Olympiacos e Bayern.

Il copione visto a Kaunas è simile. Una squadra, il Valencia, con obiettivo i playoffs. Tre squadre che si batteranno per non sfigurare.

Tra promossi, rimandati e bocciati, un primo bilancio con le indicazioni che ci ha lasciato il torneo.

La crescita di Mike Tobey e la coppia di lunghi con Dubljevic: i primi segnali di grossi miglioramenti si sono già intravisti nella bolla di La Fonteta, ma il Mike Tobey di questa nuova stagione potrebbe risultare ancora più devastante. Più confidenza con i propri mezzi, sia al tiro che sotto canestro.
La stagione passata di Euroleague ha provato ad affermare il contrario, ma il fit con capitan Dubljevic è sembrato calzare alla perfezione. Tobey a presidiare l'area e Dubljevic ad aprire gli spazi e la possibilità di intercambiarsi. Non solo loro due, perché inseriti meglio i nuovi, i taronja sono destinati a diventare la mina vagante dell'intera competizione.  

L'atletismo e la corsa dell'Asvel e il nuovo asse play-pivot: A stupire di più a Valencia risulta la squadra nelle mani di Tj Parker. Il rookie della panchina, insieme alla società del fratello Tony Parker, hanno messo in piedi una squadra piena di contropiedisti e giocatori verticali sotto le plance. Sin dal play Norris Cole, fino ai due centri Fall e Hayes, l'ASVEL può mettere in difficoltà le squadre più statiche, come l'Oly pieno di veterani.
Forse l'altro lato della medaglia vede troppi tiri presi fuori ritmo e difficoltà di posizionamento in difesa. L'asse play-centri citata prima può veramente arrivare in alto, ancor più di quella tra Taylor e Jekiri, che tanto ha stupito nella stagione 19/20. Cole in Eurolega ha già dimostrato di accoppiarsi con determinati centri, come dimostrato con Goga Bitadze al Buducnost.

La ruota Reds inizia a girare, ma è ancora troppo presto: L'arrivo di Kostas Sloukas, ricongiunto con i compagni dell'ultima Eurolega vinta dall'Olympiacos, ne è ancor più una dimostrazione. I greci del Pireo gireranno ancora di più attorno ai veterani greci in squadra.
L'aggiunta di Larentzakis può essere molto importante, specialmente dal punto di vista offensivo, mentre può dirsi la stagione di McKissic, che continua a crescere sia in termini di produttività in campo, sia di confidenza nel suo gioco. Giudizi rimandati su Harrison e Martin, di cui ultimo chiamato a ripagare la pesante eredità lasciata da Milutinov.

Bayern bocciato, solo il suo coach potrà rimediarvi: La curiosità di rivedere al lavoro coach Andrea Trinchieri in un team di Eurolega è tanta. Davanti a sè ha però tanti diamanti grezzi che non si possono incastonare tra loro. Starà al coach, a Lucic e Dedovic (i due a conoscere meglio l'ambiente) creare un clima di squadra, difficile da aspettarsi all'inizio, in un roster così rivoluzionato.
Lo sloveno Sisko e l'ex Fener Malcom Thomas, sono la nota positiva di tutto il torneo, mentre Baldwin IV, Weiler-Babb, Reynolds & Co. sono da rivalutare nei prossimi mesi. Da notare l'ingresso del giovane italiano Sasha Grant. Per quanto riguarda la Bundes, può tornare a competere con l'Alba, ma in Eurolega saranno più dolori che gioie.

 

 


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